Liceo De Bottis, a Torre del Greco la festa del Maturando 2025 nel segno della pace

Festa del Maturando al Liceo Classico De Bottis


Festa del Maturando al Liceo De Bottis di Torre del Greco: torna il tradizionale “rito di passaggio” per gli studenti che a breve affronteranno gli esami di maturità.

Maturando 2025, festa al Liceo De Bottis

Un arcobaleno di emozioni, riflessioni e sogni. Nel cortile del Liceo Classico G. De Bottis di Torre del Greco è andata in scena la 36esima edizione della Festa del Maturando, l’evento che da decenni accompagna intere generazioni di studenti verso l’Esame di Stato e, simbolicamente, verso l’età adulta.

Sette classi, sette colori, sette messaggi. A pochi giorni dalla prova scritta di italiano, i ragazzi si sono riuniti per salutare i cinque anni trascorsi tra i banchi con sketch teatrali, musica, danza e parole.

Gli studenti scelgono il tema: la pace

Ma la festa non è stata solo un momento di leggerezza. Il tema centrale di quest’anno è stato la pace, un valore universale scelto proprio dagli studenti: “Sono loro ad avvertire più di noi adulti l’urgenza di questo tema”, ha sottolineato la dirigente scolastica Letizia Spagnuolo durante il suo intervento.

Un’urgenza che si fa eco delle tensioni che scuotono lo scenario internazionale, ma che trova risposte nel linguaggio dell’arte e della solidarietà.

Sul palco, tra l’entusiasmo e l’ironia, non sono mancati i momenti commoventi. “Nei loro occhi si leggeva l’ansia dell’esame, ma anche la tristezza di lasciare un luogo che per cinque anni li ha accolti come una seconda casa”, ha raccontato la dirigente, ricordando come proprio questi anni possano rappresentare una bussola per le scelte future.

Le parole della DS Spagnuolo

La preside del De Bottis ha affidato ad una lettera, oltre che ai nostri microfoni, il suo pensiero. Queste le parole: “Carissimi ragazzi e ragazze, avete vissuto la nostra scuola per 5 lunghi anni, ricorderete queste mura che vi hanno accolto, protetto e confortato, aiutandovi a diventare i giovani adulti e responsabili che siete oggi; avete donato, giorno dopo giorno, il bene più prezioso che custodite in ciascuno di voi: le vostre emozioni.”

“Sento il bisogno di ringraziarvi per i sorrisi che mi avete donato, con cui avete rallegrato le mie giornate, distraendomi dal peso delle carte, con la spensieratezza della vostra gioventù. Vi ringrazio per le vostre lacrime, che mi hanno fatto sentire utile in ogni occasione in cui siete entrati nel mio ufficio per parlare di qualche problema che vi affliggeva e che sembrava più grande di voi, cercando aiuto e mostrando fiducia nei miei confronti”.

“Carissimi maturandi e maturande, ci siamo, stanotte,è la vostra notte prima degli esami. Vi rivolgo il mio in bocca al lupo e l’augurio sincero ad accogliere con serenità questa nuova prova: non consideratela come un ostacolo da superare, ma un’occasione ulteriore di crescita”.

“Custodite con affetto la preziosa esperienza di questi anni, affinché tutto quello che avete appreso nel nostro liceo possa esservi di aiuto e di supporto, ma soprattutto guida per la vostra scelta futura. Il tema della festa del maturando è la pace. La nostra scuola unitamente alle altre, ha aderito alla campagna “questa scuola ripudia la guerra” (riprendendo l’art. 11 delle Costituzione), dove il verbo ripudiare sta a significare, non riconoscere come lecito lo strumento della guerra, mai in nessuna occasione!”

“Nessuno di noi, può fermare questa tragedia della guerra, ognuno di noi però può fare qualcosa, oggi, per promuovere giustizia e pace. Giustizia e pace, infatti, nascono dalle nostre relazioni quotidiane, nelle parole che diciamo (e non diciamo), nei gesti che compiamo (o non compiamo), nelle decisioni che prendiamo (o non prendiamo). Vi chiedo quindi di impegnarvi a crescere come donne e uomini di giustizia e di pace, vi chiedo di coltivare l’amicizia, la solidarietà, l’amore e la bellezza”.

“Vi chiedo di ripudiare la violenza nei vostri rapporti quotidiani, nelle vostre parole, nei vostri gesti e prima ancora nei vostri pensieri. Può sembra un messaggio semplice e utopico (realizzabile?), ma il futuro è di coloro che lo sanno sognare. Siate allora, oggi, sognatori di pace e giustizia, siate costruttori di pace, il vostro impegno sincero non sarà mai vano. Buona fortuna, e ricordate che vi voglio un mondo di bene. La vostra preside.”

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