ECCELLENZE TORRESI/ Alessia Garofalo, l’astrofisica di Torre del Greco che ha conquistato l’ESA


C’è un’astrofisica torrese all’Agenzia Spaziale Europea: si chiama Alessia Garofalo ed è una brillante mente di Torre del Greco che ha saputo farsi strada nel mondo della scienza, solitamente ancora troppo “al maschile”.

Alessia Garofalo, l’astrofisica torrese all’ESA

Di fronte all’immensità dell’universo, Alessia Garofalo non ha mai avuto paura di farsi domande. Sin da bambina, infatti, apriva i libri non solo per studiare, ma per il piacere autentico di “capire come funzionano le cose”. Una curiosità che negli anni l’ha guidata attraverso le insicurezze dove sognava: l’Agenzia Spaziale Europea.

Dal liceo alla laurea: quando la passione diventa strada

“Ho sempre studiato, mi è sempre piaciuto sbattere la testa sui libri”, racconta Alessia. Dopo la laurea triennale in Fisica, sceglie la magistrale in Astrofisica e l’osservazione dell’Universo diventa casa. Lì scopre anche una seconda vocazione, la Data Science e il machine learning.

Due passioni che decide di unire in una tesi in astro-informatica, un’esperienza che le apre le porte dell’Agenzia Spaziale Europea.

Non un ingresso semplice: “La selezione è stata tosta”, ricorda. Nel 2023 le candidature arrivate da tutto il mondo erano circa 8.000. Essere scelta tra queste è stata, per lei, “una delle emozioni più forti della mia vita”.

La valigia per Frascati e il lavoro all’ESA

Il giorno in cui arriva la notizia, Alessia ricorda perfettamente l’ora, il luogo, l’attimo. Pochi giorni dopo mette tutto in valigia e parte per Frascati, sede italiana dell’ESA dedicata all’osservazione della Terra dove oggi Alessia lavora nel settore dell’intelligenza artificiale applicata allo spazio.

Le radici: Torre del Greco nelle vene

Ma dietro la scienziata c’è una giovane donna profondamente legata alla sua città. “Lasciare Torre non è stato facile. Ho abbandonato una grande parte dei miei affetti, e Torre l’ho sempre sentita davvero nelle vene. È un rapporto di amore e odio.”

Il legame con il territorio non è solo emotivo, è attivo. Alessia ha infatti ricoperto un ruolo fondamentale nel Forum dei Giovani di Torre del Greco, prima come consigliere e poi come una delle figure più presenti e operative. Un impegno totale, al punto da sacrificare tempo personale, energie e progetti.
“Il Forum è stato come il mio primo bambino”,
spiega. “L’obiettivo? Dare ai giovani una casa, una sede, uno spazio in cui incontrarsi.”

Tra le iniziative a cui è più legata c’è un progetto di orientamento scolastico che ha coinvolto le scuole torresi, nato insieme ai colleghi. L’idea era parlare apertamente dei timori nella scelta della carriera universitaria e lavorativa. 

Mettersi al servizio della comunità

Oggi il legame con Torre del Greco continua a pulsare forte. “Mi devo mettere a servizio della comunità, voglio farlo. Voglio creare qualcosa.”

Nonostante le distanze, nonostante le sfide di una carriera che la proietta verso le stelle, Alessia resta profondamente torrese. Figlia, come dice lei stessa, “di due Paesi”: il mondo che la accoglie e la città che l’ha formata.

Ed è forse questa doppia appartenenza il suo vero superpotere: saper guardare l’universo con lo sguardo di chi non ha mai perso di vista le proprie radici.

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