Messa per la Palestina a Torre del Greco: “Preghiera non sia neutrale ma dalla parte dei deboli”
Dic 19, 2025 - Giuseppe Mennella
messa palestina
Una messa per la Palestina: nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie, in via Diego Colamarino a Torre del Greco, la fede prende una posizione chiara. Appuntamento sabato 20 dicembre alle 18.30.
La fede dalla parte degli oppressi: messa per la Palestina a Torre
A Torre del Greco la fede diventa gesto pubblico, posizione chiara, scelta di campo. Sabato 20 dicembre alle ore 18.30, nella chiesa della Madonna delle Grazie in via Diego Colamarino, si terrà una celebrazione eucaristica per la Palestina promossa dal Coordinamento Pro Palestina cittadino.
Il momento di preghiera nella parrocchia guidata dal parroco don Orazio Morra non sarà una funzione “neutrale”, ma una messa schierata dalla parte delle vittime, pensata come momento di preghiera e di denuncia, in un contesto internazionale segnato da una tragedia umanitaria e da una tregua finta, buona solo per assopire i già “narcotizzati” media mainstream che continua a consumarsi sotto gli occhi del mondo.
Il Natale non è per tutti: in Palestina si muore senza luci
Gli organizzatori parlano apertamente di “genocidio presentato come guerra”, denunciando il linguaggio ambiguo di governi e istituzioni che invocano la pace mentre, nei fatti, continuano a coprire bombardamenti, occupazione e distruzione sistematica di vite civili.
Da qui la scelta di un momento liturgico che non metta sullo stesso piano oppressi e oppressori, ma che assuma una posizione netta: dalla parte del popolo palestinese, di chi vive sotto assedio, di chi muore sotto le bombe a Gaza.
La celebrazione vuole essere anche una provocazione morale, soprattutto nel periodo natalizio. Un richiamo a non ridurre il Natale a luci, consumismo e retorica, mentre a pochi chilometri dal Mediterraneo che bagna anche le nostre coste si continua a morire nel silenzio o nell’indifferenza generale. Pregare, in questo caso, diventa un atto di responsabilità nel senso più alto del termine: un gesto di solidarietà concreta, di rifiuto dell’ipocrisia e della rassegnazione.
La fede dalla parte giusta della storia
L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio di sensibilizzazione che attraversa anche il territorio torrese, dove associazioni, collettivi e singoli cittadini stanno provando a mantenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo in Palestina.
Di recente, infatti, il Coordinamento torrese ha presenziato con bandiere e slogan alla Scala Santa, in occasione dell’Immacolata: un momento che da sempre esalta lo spirito popolare delle manifestazioni religiose con canti e balli, richiamando la frase del noto cantore Marcello Colasurdo: “Meglio ‘na tammurriata che na guerra”.
La messa di sabato non pretende di risolvere un conflitto, ma intende affermare un principio semplice e radicale: non si può restare equidistanti davanti alla sofferenza. E anche la preghiera, se autentica, deve saper prendere posizione.
