Il Centro Paradiso tornerà a vivere: Fabio Cannavaro acquista il tempio che fu di Maradona


Fabio Cannavaro ha acquistato lo storico centro sportivo del Calcio Napoli situato in via Vicinale Paradiso, nel quartiere di Soccavo.

Fabio Cannavaro acquista il Centro Sportivo che fu della Società Sportiva Calcio Napoli di Via Vicinale Paradiso a Soccavo

Il capitano dell’Italia campione del mondo del 2006 ha rilevato la struttura, abbandonata dalla Società Sportiva Calcio Napoli al termine della vecchia gestione nel 2004, che riversa da allora in condizioni fatiscenti, in stato di degrado ed abbandono totale. Quello che fu lo scenario degli allenamenti della squadra di Diego Armando Maradona, tornerà dunque a riprendere vita: l’ex difensore azzurro ha infatti intenzione di rimettere in piedi l’impianto e creare un circuito di campi ed edifici all’avanguardia da mettere a disposizioni dei giovani.

L’idea è quella di ricreare la ‘mistica’ che caratterizzò gli anni ’80 e ’90, regalando a tanti ragazzi la possibilità di svolgere attività sportiva in quello che è a tutti gli effetti un luogo sacro, di culto, per tutta la tifoseria partenopea. Un’iniziativa encomiabile da parte di Cannavaro, già impegnato da anni sul territorio con una serie di scuole calcio che accolgono centinaia di giovani: la più nota è la Scuola Calcio Fabio e Paolo Cannavaro, fondata nei primi anni 2000 assieme al fratello.

A giugno del 2022 il centro sportivo Paradiso era stato ripulito dai ragazzi dell’associazione Centro Paradiso, nata nel 2021 con lo scopo di recuperare lo spazio per restituirlo alla collettività

La storia del Centro Sportivo di via Vicinale Paradiso di Soccavo

Erano altri tempi, era un altro calcio. Fu realizzato nel 1975 come campo di allenamento con annessa sede societaria e sala stampa, ma ovviamente negli anni ’80, con l’arrivo di Diego, ha raggiunto l’apice della sacralità. Memorabile era la porticina celeste dalla quale l’argentino entrava in campo, evitando per ovvie ragioni l’assedio dei tifosi azzurri, tutti ammassati al cancello principale. C’era anche la possibilità di assistere agli allenamenti senza dover pagare nulla.

Tuttavia, nonostante l’aura magica emanata da quella squadra che ha regalato gioie indimenticabili ai tifosi azzurri, il Centro Paradiso non era affatto un luogo perfetto. Lo stesso Maradona, in un post del 2018, si lamentò delle condizioni del campo: “L’Inter e il Milan avevano campi in erba sintetica per allenarsi con la pioggia e la neve, mentre noi usavamo sempre lo stesso campo, che era praticamente di cemento. Chiedemmo alla Puma gli scarpini più imbottiti che avevano, per non romperci i tendini di Achille. Io stesso mettevo della gommapiuma sotto i talloni”.

Da allora è iniziato un inesorabile declino. Non resta quasi nulla se non sterpaglie e le fatiscenti strutture intorno. In più i tifosi che volevano un “ricordo” di Diego hanno rubato tutto.

È rimasta soltanto un’opera a ricordare l’importanza del luogo: il famoso e meraviglioso murale realizzato da Mario Casti Farina che ritrae la piccola Dalma (primogenita di Diego) infilare una margherita nei calzettoni del papà, proteso verso di lei.


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