Osimhen: “L’infortunio a Milano era mortale, ringrazio Dio se sono vivo”

Osimhen si racconta tra Napoli, l'infortunio a Milano e Maradona


 

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Osimhen si racconta tra Napoli, l’infortunio a Milano e Maradona

Victor Osimhen è sicuramente uno degli uomini più chiacchierati del momento. Il calciatore del Calcio Napoli, dal ritiro della sua Nigeria ha rilasciato un’intervista al canale Youtube di KortyeoIl bomber azzurro ha voluto parlare di varie tematiche tralasciando la questione futuro e Garcia. Tra gli argomenti chiacchierati, c’è il ricordo del violento scontro con Skriniar (che gli ha imposto l’uso della mascherina) e il pensiero su Diego Armando Maradona. Prima di chiudere l’attaccante ha raccontato anche un importante retroscena successo durante la trattativa che ha portato il calciatore alla Società Sportiva Calcio Napoli e le tante voci sul suo conto.

Osimhen si racconta: tra Napoli, Maradona e quel famoso infortunio a Milano

Il calciatore nigeriano apre l’intervista ricordando l’infortunio contro l’Inter: “Era contro l’Inter, il pallone stava arrivando e volevo prenderlo, il difensore dei nerazzurri ha colpito con la testa la mia faccia e hanno dovuto operarmi. È stato quasi un infortunio mortale, ringrazio Dio che sono ancora vivo”.

Il calciatore ha poi ricordato i giorni prima dell’approdo a Napoli per la prima volta: ““Quando sono arrivato al Napoli c’erano persone che dicevano che non avrei segnato neanche quattro gol perché la Serie A è molto fisica. Quando mi dici che non posso fare una cosa, anche se non so farla, voglio imparare e sfidare quelle persone. Chi diceva certe cose adesso si sta nascondendo. Da piccolo potevo solo immaginare di diventare un calciatore, la situazione per la mia famiglia era dura, andavo a vendere i giornali o le bottiglie di acqua. Mi piace stare in mezzo alla gente, adoro Lagos, lo stress, le vibrazioni, l’amore”.

Il passaggio finale del bomber azzurro è sull’indimenticabile Diego Armando Maradona, il numero nove ne parla così: “Maradona per me è il più grande di tutti i tempi, nessuno potrà mai eguagliarlo a Napoli, è unico e indimenticabile”.


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