Spalletti, come si fa a non pensar male? Fagioli ha tolto il posto a chi lo meritava davvero


La pre-convocazione dello juventino Nicolò Fagioli da parte del commissario tecnico della Nazionale italiana Luciano Spalletti ha davvero lasciato di stucco. Il pur bravo giovane calciatore bianconero, infatti, era finito ad inizio stagione al centro di uno scandalo scommesse internazionale, che aveva fatto emergere la sua ludopatia e gli era costato la squalifica per 12 mesi, di cui 5 commutati nella partecipazione ad un piano terapeutico finalizzato alla cura della malattia e di incontri pubblici.

Spalletti, come si fa a non pensar male? Fagioli ha tolto il posto a chi lo meritava davvero

Nessuno vuole chiaramente sindacare circa la patologia del centrocampista, non è questo il punto della storia. Ma perché chiamarlo in vista di un impegno così importante in luogo di chi quel posto lo ha meritato sul campo? Sono rimasti a casa calciatori del calibro di Locatelli (campione d’Europa nel 2021), Colpani (miglior giovane della Serie A 2023/2024), Gaetano (talento della SSC Napoli che da quando è arrivato al Cagliari ha dato un contributo fondamentale alla conquista di una storica salvezza) e Politano (il migliore della stagione disastrata degli azzurri, nonché campione d’Italia con lo stesso Spalletti).

Calciatori che magari hanno caratteristiche leggermente diverse da Fagioli, che in totale nella sua carriera ha giocato 34 partite in massima serie, ma che hanno giocato per tutto il campionato a buoni livelli, se non ottimi, in maniera costante.

Inoltre, la sua convocazione associata a quella del non-razzista Acerbi ha lasciato trasparire la sensazione netta che in questo paese si rimanga impuniti per qualsiasi atto illegale compiuto, e che anzi quell’atto stesso ti faccia poi godere addirittura di un’attenzione privilegiata.

Perché Spalletti ha assistito in giro per il paese per tutta la stagione a tantissime partite di Serie A, se poi ha convocato chi non ha mai giocato? Che senso ha ‘premiare’ un ragazzo che probabilmente non gioverà neanche di tanta attenzione mediatica in questo momento? E soprattutto, perché la FIGC non rilascia dichiarazioni ufficiali che chiariscano casi così particolari?

Meritocrazia, sacrifici, rispetto delle regole, qualità, talento. Parole messe a caso. Parole che non servono. Parole che Spalletti sembra aver dimenticato.


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