Evitate trasferte scomode e incassi non rilevanti: così Conte potrà lavorare per lo scudetto

Le limitazioni e le regole di Conte per il suo Napoli. Anche De Laurentiis sarà limitato


Ebbene si, adesso possiamo dirlo. La SSC Napoli ha scelto scientificamente a tavolino di non partecipare alla prossima UEFA Conference League. Lo ha fatto per consentire al nuovo allenatore Antonio Conte di lavorare per riportare subito lo scudetto all’ombra del Vesuvio.

Evitate trasferte scomode e incassi non rilevanti: così Conte potrà lavorare per lo scudetto

La scelta parte dal vertice: chi arriva in fondo alla competizione e la vince, guadagna al massimo 20 milioni di euro. Una cifra decisamente non all’altezza di destare l’interesse di un club come quello azzurro, che dalle competizioni europee ha sempre ricavato dai 50 milioni in su.

Inoltre, la UEFA Conference League espone le partecipanti ad affrontare almeno quattro trasferte in luoghi a volte improbabili: ha fatto giurisprudenza in tal senso la trasferta della Roma sul campo del Bodø Glimt tre stagioni fa.

E se il Calcio Napoli non fosse riuscito a vincere il trofeo, si sarebbe esposto ad un clamoroso fallimento mediatico in una competizione che per ora ha visto un vero e proprio dominio delle squadre italiane, con la vittoria dei giallorossi alla prima edizione e la doppia finale conquistata dalla Fiorentina.

Con l’avvento di Antonio Conte appare chiaro l’obiettivo di tornare a puntare subito al tricolore, e farlo in una stagione di ricostruzione con una coppa di importanza meno rilevante delle altre tra i piedi, sarebbe stata sicuramente impresa più complicata.

Infine, anche la costituzione della nuova rosa ne potrà beneficiare: il club non avrà infatti l’obbligo di allestire un roster da 60 partite potenziali, ma uno che al massimo punterà anche alla Coppa Italia.


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