Il Napoli aveva chiuso per Garnacho, ma i suoi agenti hanno fatto saltare tutto. Il clamoroso retroscena

Il clamoroso retroscena sulla trattativa tra il Napoli e Alejandro Garnacho raccontato da Umberto Chiariello.


Alejandro Garnacho è uno dei più grandi rimpianti del mercato invernale del Napoli. L’argentino era l’obiettivo di Antonio Conte per il “Post-Kvara” ma complice una trattativa molto difficile, gli azzurri dopo quasi due settimane di trattative hanno virato su altro nomi.

Il giornalista Umberto Chiariello, durante il suo intervento su Canale 21 ha svelato alcuni importanti retroscena sulla trattativa. Il focus è sui procuratori del calciatore, colpevolizzati per la mancata riuscita dell’affare.

Garnacho era del Napoli, a far saltare tutto sono stati i suoi procuratori. La rivelazione

Nelle ultime partite Kvara già non c’era e il Napoli le ha vinte tutte, quindi serviva un’alternativa a Neres e non al georgiano che già non c’era. Alla fine si è individuato questo Saint-Maximin visto che Garnacho e Adeyemi hanno detto di no prima ancora dei club. Garnacho si accoda agli ennesimi entourage che si comportano male, perché il Napoli è andato a Barcellona e ha trovato un accordo sullo stipendio, ha avuto il sì del giocatore ed è andato a trattare ad oltranza con il Manchester United”.

“Nel momento in cui le parti farraginosamente si stava anche avvicinando, Garnacho giura eterno amore allo United, posta anche delle ‘storie’ su Instagram. Hanno cambiato idea e hanno chiesto al Napoli uno stipendio al doppio di quello che avevano concordato, volevano 5mln netti per i prossimi 5 anni. E lì si è chiuso il discorso”.

Saltati gli obiettivi principali, il Napoli si è fiondato sul piano B, cioè un giocatore di rotazioni in prestito che fosse gradito all’allenatore. Un giocatore di fascia, forte nell’uno contro uno, dirompente, fisicamente adatto al tipo di gioco di Conte. Saint-Maximin potrebbe essere un giocatore utile, vedremo se sarà tale. Per fare l’alternativa, perché il titolare già c’è“.

“Il Napoli non ha fatto andare via Kvara, che era il trascinatore del Napoli, era finito un po’ nella seconda fascia della squadra perché le sue prestazioni erano del tutto insufficienti. Ricorderemo la sua uscita col Venezia, quando all’ennesimo tiro ciabattato Conte ha gridato al cambio ed entrato di corsa Politano, perché non ne poteva più del modo di giocare di Kvara che pensava solo a sé stesso. Poi si è scoperto che stava trattando da mesi per andarsene, mentre Conte cercava di coinvolgerlo“.

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