Caos Fiorentina, Palladino contro l’Inter rischia di non avere nessuno in panchina: il motivo
Feb 05, 2025 - Michele Massa
Il paradosso della Fiorentina in vista della sfida di domani contro l'Inter, per Palladino è emergenza assoluta
Domani alle ore 20:45 si recupererà la sfida di campionato tra Fiorentina ed Inter. La sfida valevole per la 14^ giornata, fermata lo scorso 1 dicembre dal malore di Edoardo Bove. Una partita che però vivrà di un paradosso, raccontato da Raffaele Palladino in conferenza stampa.
Secondo quanto spiegato dal tecnico della Fiorentina, la squadra domani sarà rappresentata solamente da quattordici giocatori (tra cui due ancora incerti per infortunio). Il motivo è legato ad una regola, dove il tecnico come previsto, potrà schierare solo i giocatori che erano nelle note ufficiali di quella gara, senza quelli che sono stati nel frattempo ceduti e comprati a gennaio.
Fiorentina in crisi in vista dell’Inter, Palladino rischia di non avere nessuno in panchina
Gli allenatori potranno schierare solo i giocatori che erano nelle note ufficiali di quella gara, senza quelli che sono stati nel frattempo ceduti (Christensen, Quarta, Kayode, Ikoné, Sottil e Kouamé). Non potranno giocare gli acquisti invernali: Valentini (anche lui ceduto, in prestito al Verona), Folorunsho, Pablo Marì, Ndour, Fagioli e Zaniolo per la Fiorentina, Zalewski per l’Inter
“Per giovedì come sapete non possiamo schierare i nuovi, saremo pochissimi. Quattordici, per l’esattezza, con due giocatori che stiamo cercando di recuperare. Sono sicuro però che quei pochi faranno una grande partita. Visto il momento, bisogna essere ancora più squadra e tirare fuori il 100% da ogni singolo. Proveremo a mettere in difficoltà l’Inter. Aggregheremo qualche Primavera che già si è allenato con noi in questi giorni. I due che vogliamo recuperare sono Cataldi e Colpani, poi c’è anche Adli che ha preso un colpo alla caviglia”.
“Giovedì saremo a disposizione in pochissimi, mentre lunedì con i nuovi acquisti. Giochiamo due partite molto differenti, pure se con la stessa squadra. Sui secondi tempi è vero, anche domenica è successo: ho parlato con la squadra, ci lavoriamo. Non è una questione fisica: corriamo pure di più, ma dobbiamo farlo meglio.