Napoli-Fiorentina, Conte ad un bivio: le due ipotesi tattiche


“Se vogliamo, possiamo”. Antonio Conte ha strutturato la settimana che porta a Napoli-Fiorentina su questo mantra. La frase pronunciata ai cronisti nel post-partita contro l’Inter è stata trascinata fin dentro lo spogliatoio.

Da qui alla fine saranno 11 finali, senza possibilità di errori. Gli azzurri hanno una grande possibilità dettata dal calendario: sono l’unica squadra di quelle in vetta ad aver terminato gli scontri diretti. Fiorentina, Milan e Bologna, delle quali le prime due verranno al Maradona, sono le tre avversarie più quotate delle restanti da affrontare.

4-3-3 o 3-5-2? Tutti i dubbi di Conte in vista di Napoli-Fiorentina

Ed il Napoli sta via via recuperando parte degli infortunati: una notizia niente male vista la rosa corta a disposizione del tecnico salentino.

Il pareggio contro gli uomini di Inzaghi ha ridato certamente linfa vitale, ma c’è un reparto da sistemare: la difesa. I partenopei nelle ultime 7 partite hanno incassato sempre gol (ben 10).

Conte sta dunque valutando un ritorno al 4-3-3, con Olivera che sembra pronto al rientro tra i titolari e Spinazzola che potrebbe essere schierato alto a sinistra. I dubbi di Antonio però sono due, e portano i nomi di Raspadori e Gilmour.

Il primo appare essere finalmente parte integrante del progetto, e lo sta dimostrando sul campo; il secondo, nella veste di secondo play al fianco di Lobotka, ha aiutato i compagni a ritrovare le geometrie perdute.

Con loro in campo, difficile pensare ad un abbandono del 3-5-2, con cui il Napoli ha subito però 5 gol nelle ultime 3. Il mister avrà solo altre 72 ore per scegliere, poi il campo parlerà. E non mentirà.


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