“Ne*ro”, “Ti sfondo di botte”, il ‘no’ a Spalletti: Acerbi incarna il fallimento dell’Italia
Giu 20, 2025 - Stefano Esposito
Francesco Acerbi è diventato l’emblema del fallimento socio-culturale che sta vivendo l’Italia. No, non è un’esagerazione. E neanche un’esasperazione dei fatti.
Il difensore dell’Inter con i suoi atteggiamenti è riuscito nella (ig)nobile impresa di cancellare irrimediabilmente quell’immagine di atleta-eroe-umano che si era riuscito a creare dopo aver superato il tumore ai testicoli che lo aveva colpito oltre 10 anni fa.
In quei mesi drammatici il paese si era stretto in maniera trasversale attorno a lui, accantonando il campanilismo, celebrandone la ‘vittoria’ e facendola diventare un grido di speranza per tutti coloro che erano alle prese con la stessa battaglia.
Ma da quel momento in poi, Acerbi ha dimostrato in campo e fuori di essere tutt’altro che cresciuto dal punto di vista umano. Cancro, depressione, alcolismo. Aveva sconfitto tutto, Francesco. Tranne se stesso.
“Grazie alla malattia sono cambiato”, disse.
In cosa, esattamente? Con le sue esternazioni sempre sopra le righe ha iniziato ad ispirare sempre meno simpatia. È diventato negli anni manifesto di ignoranza, presunzione, razzismo, intolleranza, violenza.
Alle sue uscite recenti più infelici, ed in particolare a quel “ne*ro” a Juan Jesus vilmente ritrattato in tribunale, si è aggiunta poche ore fa, direttamente dagli Stati Uniti, una tristissima minaccia di violenza nei confronti di un tifoso del Paris Saint Germain, che in maniera goliardica, civile e del tutto legittima aveva ironizzato sulla recente vittoria della sua squadra ai danni dell’Inter.
A breve ci aspettiamo il solito post pubblicato sui profili social, in cui si giustificherà l’ennesima caduta di stile di un personaggio che stile non ha.
Nel mezzo, un inconcepibile rifiuto alla Nazionale di Spalletti, pretendendo testualmente ‘rispetto’. Ma da chi, caro Acerbi, pretendi rispetto?
Davvero l’Italia non riesce ad offrire di meglio ai giovani che l’immagine di un calciatore al tramonto della sua carriera, non certo un fuoriclasse, che offende integrità e dignità del paese che dice di voler difendere?
Acerbi incarna il fallimento di questa società ignorante, violenta e razzista. Questa è la verità. Se il movimento nostrano vuole veramente crescere, prenda le distanze da questi personaggi che nulla hanno in comune con i valori che lo sport dovrebbe riuscire a trasmettere. In campo e fuori.