Spinazzola: “Devo tanto a Conte, non lavoravo così dai tempi di Gasperini”
Ott 13, 2025 - Fabio Serra
Leonardo Spinazzola vive un momento di forma entusiasmante e suon di grandi prestazioni con Antonio Conte e il Napoli si è anche riconquistato la nazionale allenata da Gattuso.
L’esterno italiano subentrato nel match contro l’Estonia, ha rilasciato alcune dichiarazioni rigurardo l’obiettivo che devono avere gli azzurri e quando ha ricevuto la chiamata del ct:
“Gattuso mi aveva chiamato prima del primo raduno, dicendomi che mi vedeva e che le porte erano aperte. La convocazione? In verità e’ stata una telefonata molto breve, poche parole: ‘Leo abbiamo bisogno di te’…“.
“Fino a pochi anni fa c’erano Bonucci e Chiellini, grandi uomini, che in nazionale avevano vinto e perso, avevano più esperienza. Ma qui ci sono giovani che giocano nei club finali di Champions ed Europa League. Questa e’ la strada”. “Da quel che ho visto in questa settimana – ha aggiunto l’azzurro – c’è un grande clima, Gattuso e’ stato bravissimo. Vedo soprattutto che sappiamo di essere forti, possiamo dire la nostra. Devono finire qui i fallimenti, dobbiamo andare a giocarci il Mondiale“.
Spinazzola e la sua trasformazione
Spinazzola racconta anche di come sia cambiato come giocatore e come uomo dopo i diversi infortuni degli scorsi anni e il ruolo chiave giocato da Antonio Conte all’interno del suo percorso di crescita che gli ha permesso di tornare in nazionale dopo due anni di assenza:
“E’ normale che sono cambiato, le mie caratteristiche sono diverse, non sono più esplosivo come prima. Ma sono migliorato molto sotto l’aspetto mentale, nell’intelligenza in campo. I due anni post infortunio – la confessione – sono stati molto duri.
Rimanevo bloccato nel passato, nella visione di quello che ero prima: ho avuto il bisogno di lavorare con dei professionisti, oramai sono mie amiche, mi hanno dato una grande mano. Succede, non c’e’ nulla di sbagliato, con questo aiuto ho fatto un grande percorso. E anche la mia famiglia ha fatto tanto”. Insomma, “sono un altro giocatore, e sono felice del giocatore e dell’uomo che sono diventato. Sono andato avanti, ho oltrepassato quell’immagine dell’Europeo, e spero che lo facciano anche gli altri“.
Ultima chiosa dell’ex giocatore della Roma è stata per il suo allenatore nel Napoli, che con il grande lavoro fisico l’ha riportato su livelli di un altro grande allenatore italiano:
“Era dai tempi di Gasperini che non lavoravo cosi’ forte sotto l’aspetto fisico, lui ha alzato di nuovo il mio livello. E anche quello mentale. Devo tanto anche a lui“.
