Rigore su Di Lorenzo: l’analisi biomeccanica del medico specialista dimostra che è rigore sacrosanto

Rigore Napoli-Inter - L'analisi biomeccanica


Un’analisi biomeccanica spiega perché il rigore concesso ai partenopei, in Napoli-Inter, ci può stare. È il dottor Pietro Diffidenti, Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione, a fare la disamina del contatto concludendo che il tocco di Mkhitaryan su Di Lorenzo ha effettivamente causato un danno, punibile in quanto tale con la massima punizione, essendo capitato all’interno dell’area di rigore.

L’analisi biomeccanica del contatto di Mkhitaryan su Di Lorenzo

Il Contatto Reale. Analisi Biomeccanica e Regolamentare del rigore su Di Lorenzo in Napoli-Inter (2025) A cura del Dr. Pietro Diffidenti

1. Premessa

L’episodio del 33* minuto di Napoli-Inter ha suscitato un vivace dibattito mediatico e tecnico: il capitano azzurro Giovanni Di Lorenzo cade in area dopo un contatto con Henrikh Mkhitaryan. L’arbitro Mariani, inizialmente propenso a lasciar correre, viene richiamato al VAR e assegna il rigore. Successivamente, i vertici AIA lo giudicano “episodio leggero”. Eppure, la sequenza video offre una chiave di lettura diversa, più aderente ai parametri biomeccanici e regolamentari.

2. L’osservazione diretta

Nel fotogramma centrale, Mkhitaryan entra con la tibia destra rivolta verso l’interno del corpo dell’avversario, mentre Di Lorenzo ha la gamba sinistra in fase di appoggio e di scarico del peso.
Nel momento del contatto, la tibia interista preme tangenzialmente ma con forza sufficiente da deformare il muscolo del polpaccio. Tale deformazione, visibile anche nei rallenty a 0,25 x, produce un effetto di collasso dell’appoggio e determina la caduta dell’azzurro.

3. Biomeccanica del contatto

Dal punto di vista fisico, la deformazione del polpaccio indica che la forza di contatto ha una componente perpendicolare (pressione) e non solo tangenziale (sfioramento).
Questo tipo di interazione comporta:
• Compressione muscolare locale con perdita di equilibrio.
• Interruzione della catena cinetica dell’appoggio.
• Effetto caduta naturale, non simulato.

In termini di analisi del gesto, l’intervento di Mkhitaryan risulta imprudente: pur non essendo violento, invade la “zona corporea” dell’avversario e produce un danno fisico diretto all’arto d’appoggio.

4. Valutazione regolamentare

Il Regolamento IFAB (Regola 12) definisce fallosa un’azione “compiuta con imprudenza, negligenza o eccessiva vigoria, che colpisca o tenti di colpire l’avversario”. L’imprudenza non richiede dolo né intensità eccessiva, ma la mancanza di controllo nell’intervento.

Applicando questo criterio:
• Il contatto non è di gioco perché interrompe un’azione legittima di chi controlla palla.
• Il rigore, pur “al limite”, risponde ai principi della Regola 12.
• Le successive valutazioni AIA appaiono più orientate alla gestione politica della gara che alla mera applicazione biomeccanica del regolamento.

5. Conclusione

L’analisi dei frame dimostra che il polpaccio di Di Lorenzo è realmente schiacciato, non “sfiorato”. Ne consegue che:

L’azione di Mkhitaryan ha prodotto una pressione sufficiente a determinare la caduta dell’avversario; dunque, il rigore assegnato non è un errore tecnico, ma una decisione coerente con la realtà fisica del contatto.


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