Quando Maradona giocò un’amichevole a Scalea con la maglia numero 5
Nov 05, 2025 - Francesco Panariello
Quando si pensa al grande Diego Armando Maradona, si è soliti associare al fuoriclasse argentino il numero 10, tuttavia ci fu una partita nella sua carriera che Diego non disputò con la dieci sulle spalle: fu a Scalea 40 anni fa.
Ieri correva il quarantesimo anniversario della partita di beneficienza giocata da Maradona a Scalea con la numero 5, un’occasione che portò nella città calabrese ben 2.000 spettatori, numeri che quel 4 novembre 1985 nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere nel paesino calabrese, eppure Maradona era capace anche di questo.
40 anni fa Maradona a Scalea con la numero 5
Un lunedì uggioso, il giorno dopo Napoli-Juventus 1-0 con la magica punizione di Maradona ancora oggi ricordata, Diego raggiunse Scalea per giocare una partita di beneficienza. Caso vuole che quel lunedì fosse particolarmente piovoso, fattore che quasi “distruggeva” quel campo in terra battuta presente a Scalea.
Quel giorno Maradona salì sul bus insieme alla madre, alla futura moglie, ai fratelli e a qualche altro giocatore argentino di leghe minori in direzione Scalea. La gara amichevole era tra lo Scalea ed una rappresentativa UNICEF a scopi di beneficienza.
Diego giocò solo un tempo, volle la 5 e volle giocare in difesa solo per quel giorno, purtroppo di quella partita non disponiamo di cronache precise, tuttavia da quel match sono nate varie leggende che sono ancora scolpite nelle menti di alcuni.
Si dice che in quel giorno un amatore riuscì a fare un tunnel a Maradona, fatto mai confermato, ma che chiaramente, se così dovesse essere, sarebbe un ricordo “non male” per colui che è riuscito a compiere quest’ardua impresa.
Maradona segnò in quel 4-2 finale una rete controversa, l’arbitro Tonino Ambrogio dopo la partita ammise che la rete sarebbe dovuta essere annullata dal momento in cui Maradona perse uno scarpino dopo un contatto con l’avversario.
Tuttavia, lo stesso Ambrogio affermò: “Fece una serie di dribbling sbalorditivi su un campo impossibile. Un avversario, nel cercare di fermarlo, gli tolse una scarpetta ma lui continuò nelle sue serpentine come se nulla fosse e scartò finanche il portiere, entrando in porta con il pallone”. Dunque non ebbe il coraggio di stoppare una simile avanzata e lasciò correre.
