Perché a Natale si fanno i regali?


Il Natale è ormai alle porte, le città sono state sommerse da eventi e festa a tema natalizio, ogni casa è stata decorata ad hoc e la corsa al regalo perfetto è già iniziata da qualche settimana. Nonostante la crisi economica che da anni incombe sul nostro paese, quest’anno è stato stimato che la spesa media sarà circa di 614 euro per famiglia, di cui il 38% destinato ai doni.

Nell’era dell’iperconsumismo, acquistare un regalo ad amici e parenti sembra essere quasi un’abitudine, un obbligo al quale non ci si può sottrarre.
A chi non è mai capitato di chiedersi “perché a Natale dobbiamo fare i regali?”

Fare i regali a Natale è, in realtà, una tradizione molto antica che risale ai tempi dei Romani, i quali avevano l’usanza di scambiarsi dei doni durante le celebrazioni dei Saturnali, le festività in onore del dio dell’agricoltura Saturno che si svolgevano tra il 17 e il 24 dicembre, in concomitanza con il Solstizio d’Inverno.

I regali in questione venivano scambiati l’ultimo giorno di festività, il 24 dicembre, ed erano rappresentati dai Lari, ovvero delle statuette realizzate con la ceramica o con la cera raffiguranti i defunti, oppure potevano essere dei ramoscelli di alloro o vischi raccolti nei boschi e benedetti dalla Dea Strenia, dalla quale deriva il termine strenna che indica tutti quei doni fatti in occasione di festività e ricorrenze.

Nella religione cristiana, la pratica di fare regali viene associata ai doni che i Re Magi – oro, incenso e mirra – portarono in omaggio a Gesù Bambino nella grotta di Betlemme.

L’usanza di fare dei regali ai bambini per celebrare la nascita di Gesù si diffonde con l’inizio dell’età moderna attraverso il culto per San Nicola, vescovo cristiano della città turca di Myra, vissuto nel IV secolo, che fu considerato il protettore dei bambini perché si racconta salvò la vita di cinque fanciulli che erano stati rapiti e uccisi da un oste.

Dopo la scoperta dell’America, i coloni olandesi introdussero il personaggio di San Nicola (in olandese Sinterklaas) nel nuovo mondo, il quale fu trasformato in Santa Claus – Babbo Natale per noi – colui che porta i doni ai bimbi che durante l’anno si sono comportati bene.

Oggigiorno fare regali non è più una pratica associata alla religione o alla tradizione ma semplicemente un gesto, molto spesso meccanico e non spontaneo, per strappare un sorriso ai propri cari o, ancor più brutalmente, perché “così bisogna fare”.


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