Complesso di Santa Chiara: è tra i luoghi più amati dai napoletani


Il complesso monumentale di Santa Chiara, che comprende Chiesa, Monastero e Convento, è un edificio di culto situato nella città di Napoli.

Storia del Monastero e del Chiostro di Santa Chiara

Fu edificato a partire dal 1310 per volere del monarca Roberto d’Angiò e della sua seconda moglie Sancha di Maiorca, entrambi cattolici e estremamente devoti a San Francesco d’Assisi e a Santa Chiara, per offrire una residenza alle Clarisse, nel monastero, e ai Frati Minori nel convento.

L’intento era quello di realizzare un convento doppio, una cittadella francescana che possedesse due edifici religiosi separati ma posti l’uno di fronte l’altro.

Il Monastero di Santa Chiara: uno scrigno d’arte

Furono Gagliardo Primario e Lionardo di Vito gli architetti scelti per i lavori di costruzione. Solo nel 1340, dopo trent’anni, la chiesa, in puro stile gotico, fu aperta al culto.

Il monastero di Santa Chiara sito in via Santa Chiara, di fronte alla Chiesa omonima, ospita al suo interno il Museo dell’Opera, un’area archeologica di epoca romana, quattro chiostri monumentali (Chiostro maiolicato, Chiostro di San Francesco, Chiostro dei Frati Minori, Chiostro di Servizio), una biblioteca, e la Chiesa delle Clarisse (ex refettorio dei Frati Minori).

Successivamente il Chiostro dei Frati Minori e quello di Servizio diventarono parte della Chiesa delle Clarisse, adiacente al complesso di Santa Chiara, ubicata in piazza del Gesù Nuovo.

Il Chiostro maiolicato, famoso in tutto il mondo

Chiostro Maiolicato di Santa Chiara

Chiostro Maiolicato di Santa Chiara

Tuttavia il chiostro più suggestivo è certamente quello maiolicato delle Clarisse, visitabile tutt’oggi, progettato da Domenico Antonio Vaccaro tra il 1742 e il 1769 e decorato con maioliche settecentesche da Giuseppe e Donato Massa. Dal chiostro delle Clarisse si può accedere a quello di San Francesco, che è molto più piccolo e che, purtroppo, ha perso quasi del tutto il suo originario aspetto trecentesco.

Il Museo dell’Opera invece si compone di quattro sale: Sala Archeologica, Sala della Storia, Sala dei Marmi e la Sala dei Reliquiari.

Nel corso dei secoli parte il complesso monumentale subì diverse interventi di ristrutturazione.

In particolare, durante la seconda guerra mondiale, il 4 agosto del 1943, parte della Chiesa e degli affreschi al suo interno furono distrutti da un bombardamento aereo. Solo nel 1953 i lavori di restauro guidati da Mario Zampino terminarono e la Chiesa riaprì al pubblico.

Dove: Via Santa Chiara, 49/c
Orari:
– Chiesa 7:30/13:00 e 16:30/20:00
– Complesso Monumentale, feriali 9:30/17:00; festivi 10:00/14:30
Costo: intero 6 euro, ridotto 4,50 euro
Per maggiori info: 081 7971224 o consultare monasterodisantachiara.it.


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