Palazzo Teti: l’alloggio di Garibaldi dove nacque l’Italia e fu firmata la resa dei Borbone


Finalmente si dà nuova vita a Palazzo Teti-Maffuccini a Santa Maria Capua Vetere, che diventerà un simbolo della città ed un importante polo turistico e culturale.

L’attività rientra nel progetto di riconvertire i beni confiscati alla camorra dell’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Mirra rispetto al recupero del patrimonio immobiliare che, sottratto alla criminalità organizzata, è finito nella disponibilità del Comune di Santa Maria Capua Vetere.

A Palazzo Teti, storico edificio di via Roberto d’Angiò, verrà realizzato un museo, una biblioteca, sale multimediali, ambienti dedicati alla musica e verrà valorizzato il suo importantissimo giardino.

Palazzo Teti fu costruito nel 1839 come residenza dell’avvocato Filippo Teti e costituisce un classico esempio di architettura locale dei primi dell’Ottocento. In seguito il palazzo fu acquistato dalla Famiglia Maffuccini. Nel 1860 vi alloggiò Giuseppe Garibaldi ed il 2 Novembre vi fu firmata la resa dei borbonici (“resa di Capua”), come attesta una lapide all’esterno del palazzo, che si sviluppa su quattro livelli (pianoterra e tre piani).

Palazzo Teti da Google Maps

L’intero complesso immobiliare consta di tre edifici adiacenti, di cui uno padronale e due di servizio e da un giardino. Da anni questo gioiello versa in un totale stato di abbandono: l’ala sinistra è pericolante, il soffitto presenta svariate aperture che hanno rovinato l’affresco presente. Al primo piano sono stati portati via i pavimenti e i rivestimenti in marmo della scala che porta alla torre del palazzo dalla quale Garibaldi teneva il territorio sotto controllo, così come l’altare presente in una delle stanze. Oggi il palazzo è soffocato dalla gramigna che ha infestato tutto. Il tetto cade a pezzi e la facciata è transennata. Qui tra la vegetazione, spuntano rifiuti, frammenti di laterizi, cocci di bottiglie, cartacce. Il bellissimo portone principale è sprangato forse da più di vent’anni.

L’edificio è stato confiscato e sequestrato nel 1996 a Santa Maria Capua a Vetere, dove nel 1998 è iniziato il processo Spartacus, uno dei processi più importanti contro il clan dei casalesi. Nel 2010, in occasione dei 150 dall’impresa dei Mille, l’Unione Europea stanziò 3 milioni di euro per la risistemazione del palazzo, con un limite di tempo fino all’anno 2015. Quei soldi non furono mai utilizzati.

La facciata di Palazzo Teti come si presenta oggi

Palazzo Teti è un interessante e splendido esempio architettonico caratterizzato dalle particolari geometrie del cortile e del giardino che era decorato all’inglese e soprattutto dalle ricche decorazioni degli interni.

Ebbe un posto di primissimo piano nella storia della nostra unità nazionale, qui infatti nacque l’Italia Unita. Tra le sue mura soggiornarono Giuseppe Garibaldi e il suo stato maggiore in seguito alla vittoria nella battaglia di Capua, lo scontro decisivo nella conquista del Regno delle Due Sicilie. C’è anche un’iscrizione che lo ricorda:

In questa casa nel 1860 Giuseppe Garibaldi ebbe alloggio ed accoglienza ospitale. Qui il 2 novembre fu sottoscritta la resa di Capua che assicurò il trionfo d’Italia e del suo diritto. I cittadini di Santa Maria C.V., per ricordare que’ giorni di palpiti e di gloria, il 1˚ottobre 1883 posero


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