“Adeste fideles”, venite fedeli: la canzone che celebra la nascita di Gesù


Tutti hanno sentito almeno una volta nella loro vita la canzone italiana “Venite fedeli” o latinizzata “Adeste fideles” oppure anglicizzata “All ye faithful”. Tuttavia chi si è posto il quesito di chi l’abbia scritta?

Purtroppo l’origine non è databile né si conosce il vero padre. Sono state gettate delle fragili basi sulla paternità del testo per cui c’è una bolgia di nomi. Anche per la musicalità ci sono poche certezze. Tuttavia conosciamo il copista della canzone, il suo nome è John Francis Wade. Nasce presumibilmente nel 1711 in Inghilterra e c’è chi lo vuole di cittadinanza francese in Douai.

A Douai si dà da fare: insegna musica al collegio inglese, opera nel campo della musica in una chiesa di città e vende copie di canti. Forse negli anni 40’ del 700 copia la canzone “Adeste fideles” che la renderà famosa e con lei, lui stesso. Il manoscritto si chiama Jacobite.

Parte del manoscritto, Jacobite. Autore: John Francis Wade. Fonte: Wikipedia

Dom Stephan, uno studioso delle opere scritte da Wade, analizza il manoscritto di Wade e afferma che lui non solo ha scritto le parole della canzone, ma ne è l’ideatore anche della musicalità. Un altro soggetto contribuisce nel dare un tocco di raffinatezza alla musicalità ed è il musicista Samuel Webbe. Wade muore nel 1782 e nei suoi ultimi anni di vita Webbe lo convince nell’apportare delle modifiche della musicalità della canzone. Oggi noi ascoltiamo la melodia di Webbe.

Confrontando il suindicato testo con quello di oggi ci sono evidenti differenze di stile, contenuto e sono state aggiunte parti di testo.

Riportiamo il testo così come si presenta oggi tradotto rispettivamente nelle lingue latina, inglese e italiana.

Adeste fideles

Adeste fideles læti triumphantes,
venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem angelorum.

Venite adoremus, venite adoremus,
venite adoremus Dominum.

En, grege relicto, humiles ad cunas,
vocati pastores adproperant.
Et nos ovanti gradu festinemus.

Æterni Parentis splendorem æternum,
velatum sub carne videbimus,
Deum infantem pannis involutum.

Pro nobis egenum et fœno cubantem
piis foveamus amplexibus;
sic nos amantem quis non redamaret?

Venite fedeli

«Venite, fedeli, l’angelo ci invita,
venite, venite a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.

Venite, adoriamo, venite, adoriamo,
venite, adoriamo il Signore Gesù!

La luce del mondo brilla in una grotta:
la fede ci guida a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.

La notte risplende, tutto il mondo attende:
seguiamo i pastori a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.

“Sia gloria nei cieli, pace sulla terra”
un angelo annuncia a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.

Il Figlio di Dio, Re dell’universo,
si è fatto bambino a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.»

O Come all ye faithful

«O come, all ye faithful, joyful and triumphant!
O come ye, O come ye to Bethlehem;
Come and behold him born the King of Angels.

O come, let us adore Him, o come, let us adore Him,
o come, let us adore Him, Christ the Lord.

God of God, light of light,
Lo, he abhors not the Virgin’s womb;
Very God, begotten, not created.

Sing, choirs of angels, sing in exultation,
Sing, all ye citizens of Heaven above!
Glory to God, glory in the highest.

Yea, Lord, we greet thee, born this happy morning;
Jesus, to thee be glory given!
Word of the Father, now in flesh appearing!»


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