Dall’Alto Medioevo al XVI Secolo: come si truccavano le donne medievali


Ed eccoci arrivati nel periodo che da molti è stato definito “il più buio della storia”: il Medioevo. Questa è un’epoca di circa dieci secoli il cui inizio si ha con il crollo dell’Impero Romano d’Occidente, nel 476, e si conclude con la scoperta dell’America nel 1492 ad opera di Cristoforo Colombo. Per convenzione il Medioevo viene spesso diviso in due periodi: l’Alto Medioevo (dal V secolo fino all’anno 1000) e il Basso Medioevo (dall’anno 1000 fino alla scoperta dell’America).

Il nome Medioevo significa esattamente età di mezzo, infatti esso è l’anello di congiunzione tra la storia antica e la storia moderna. Dopo la caduta dell’Impero Bizantino e l’affermarsi del Cristianesimo il quadro politico e sociale dell’epoca fu soggetto a notevoli cambiamenti nonché ad una rielaborazione di tutti gli usi e costumi che fino a quel momento si erano diffusi. Inoltre, questo periodo buio della storia dell’uomo vede il delinearsi di una sorta di retro-tendenza rispetto a tutti i progressi e le scoperte fatte fino ad allora anche in campo farmacologico e cosmetico. Questo tornare indietro nelle abitudini della routine di bellezza quotidiana e nell’uso dell’erboristeria lo si deve soprattutto all’influenza del Cristianesimo, che imponeva una visione del corpo e tutto ciò che ad esso era riconducibile, come qualcosa di peccaminoso e diabolico. Ed ecco allora come dall’XI al XII secolo, si cerca di quietare questa visione peccaminosa del corpo dando alla bocca una forma piccola; occhi grandi e tondeggianti incorniciati da sopracciglia ad arco e pelle bianchissima a dare idea di purezza e candore.

Ma vediamo nel dettaglio cosa succedeva, le sopracciglia venivano spesso rasate del tutto, così come la fronte che in questo modo risultava più ampia; il volto, le mani e i denti dovevano essere bianchissimi. Quanto agli occhi per avere uno sguardo, il più seducente possibile, le donne più ardite si coloravano di blu o di verde le palpebre  e usavano dei prodotti argillosi stemperati in acqua. Ci si sottoponeva ad un’attenta cosmesi, i volti però, erano privi di intensità ed espressività cosa che oggi si ricerca con il trucco e l’uso sapiente delle matite, essere attraenti allora era molto difficile, per cui le donne, ricorrevano ad un velo di rosso sulle gote, mentre le sopracciglia depilate venivano ripassate con il nero. In occasioni speciali uomini e donne ingaggiavano addirittura pittori professionisti che dipingevano i loro volti con i colori ad olio o a tempera.

La figura femminile doveva essere esile e dalla capigliatura dorata, si afferma in questo periodo la bellezza nordica. Grazie alle Crociate si consolidò la pratica di rimuovere i peli superflui dal corpo della donna, che doveva essere pura, era conosciuta molto bene anche la pratica del peeling ma le cure maggiori erano dedicate al viso per esaltarne il pallore, ai capelli che dovevano essere rigorosamente biondi e ai denti da tenere bianchissimi con l’uso della salvia. Chi aveva la pelle olivastra ricorreva alla biacca o maschere contenenti limone, chiara d’uovo, aceto ecc., per schiarirla, chi invece aveva già una carnagione pallida applicava della cipria su cui sovrapponeva il belletto in modo da far risaltare le gote sul pallore. Per aumentare poi l’impatto visivo luminoso le donne usavano depilarsi la fronte con dei raschiatoi in modo da ampliare l’ampiezza della fronte. I capelli, rigorosamente biondi, erano raccolti alla sommità del capo a mo’ di piramide, avvolti da reticelle e talvolta arricchiti con ciocche posticce, gemme, perle e oro.

Cosa succedeva invece alla moda del tempo? Come si vestivano? Lo vedremo insieme nel prossimo viaggio!


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