Meraviglia sott’acqua: individuato il grande Tempio dei Nabatei nella città sommersa di Baia


Nella città sommersa di Baia è stato individuato il grande Tempio dei Nabatei grazie alla scoperta di due altari in marmo di età romana, databili alla prima metà del I secolo d. C. Al discoprimento dei reperti recentemente localizzati e documentati sul fondo del mare di Pozzuoli, in occasione della Giornata Internazionale del Mare, hanno partecipato il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Città sommersa di Baia, scoperto il Tempio dei Nabatei

I Nabatei, popolazione dedita al commercio tra Oriente, Oceano Indiano e Roma, erano stanziati nelle aree desertiche della Penisola Arabica ma, sin dalla prima età imperiale, avevano impiantato una base importante nel porto puteolano, considerato il più grande scalo commerciale del Mediterraneo romano.

Fino ad ora, quel passaggio era testimoniato da lastre iscritte con dediche al dio Dusares, rivenute sui fondali di Pozzuoli, e poi confluite nelle collezioni dei Musei di Napoli e del Castello Aragonese di Baia. La collocazione del tempio, tuttavia, rimaneva approssimativa ma ad oggi, grazie a strumenti topografici di precisione, è stata individuata e arricchita dal ritrovamento degli altari.

Un ritrovamento che è il frutto di un lavoro iniziato nel 2021, nell’ambito di una convenzione tra Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e l’Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli, con il coinvolgimento della Scuola Superiore Meridionale per il coordinamento delle attività subacquee e con il supporto logistico dei carabinieri subacquei – nucleo di Napoli.

Oltre alla corretta localizzazione del Tempio, le ricerche hanno consentito di individuare ambienti, magazzini, edifici dell’amministrazione imperiale e assi viari dell’antico porto. Una vera e propria meraviglia che si aggiunge alla recente scoperta del nuovo mosaico delle Terme Lacus.

“Si tratta di un risultato straordinario, frutto della collaborazione tra gli organi periferici del Ministero della cultura, le realtà accademiche e scientifiche del territorio e il nucleo subacqueo dei Carabinieri di Napoli. L’antica Puteoli rivela un altro dei suoi tesori, la cui esatta collocazione finora era ignota, che testimonia la ricchezza e la vastità degli scambi commerciali, culturali e religiosi nel bacino mediterraneo nel mondo antico. Il passato di Roma non smette di stupire e sono felice che ciò avvenga nella Giornata Nazionale del Mare, che non poteva aver miglior celebrazione” – ha dichiarato il Ministro Sangiuliano.


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