Le proprietà benefiche dei minerali naturali sono ben note, ognuno ha un effetto curativo su una parte del corpo umano. Esiste un minerale che è considerato il viagra dei minerali, poiché secondo gli esperti di cristalloterapia aumenterebbe la durata di un amplesso, la Vesuvianite.
I suoi giacimenti si trovano negli Stati Uniti (California, New England), Canada (Quebec), Russia (Urali), Svizzera e in Italia, a Napoli. Il nome del minerale, infatti, deriva dal Monte Vesuvio dove fu trovato per la prima volta e l’altro nome è idocrasio, dal greco ” forma mista ” (da εἶδος “figura” e χρᾶσις “mistura”), in quanto i cristalli mostrano spesso una combinazione di forme.
Uno dei primi pezzi di Vesuvianite, conservato nel Museo di Scienze Naturali di Napoli, fu immesso tra i reperti del museo il 6 marzo del 1848, di colore giallo-bruno, un esemplare unico per grandezza e trasparenza.
La vesuvianite fu identificata dal mineralista e geologo tedesco Werner nel 1795 che propose il nome in riferimento al luogo del ritrovamento. Ma il minerale fu visto per la prima volta al Vesuvio nel 1723 da Cappeler che però lo confuse con i granati. Quella del complesso vulcanico napoletano si rinviene nei proietti del Vesuvio e nei blocchi dolomitici del Somma, il colore varia generalmente dal giallo, al bruno al nero.
La Vesuvianite viene spesso impiegata in gioielleria poiché è una pietra di ottima qualità (tagliata cabochon, forma con la sommità convessa e la base piatta), come minerale da collezione e in cristalloterapia soprattutto per le proprietà sopraindicate.
Fonti:
CAPPELER, M.,A., 1723. Prodromus Cristallographiae, 30
FIORI S., MARAS A., 2006. Il gruppo dei granati, ovvero quanto il reale si discosta dall’ideale. Il Cercapietre, notiziario del G.M.R., n.1/2.
ZAMBONINI F., 1910. Mineralogia Vesuviana. Atti della Reale Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli, s.2,14,368 pp
Centro Musei Scienze Naturali Federico II (sito internet)