Il presepe degli antichi, la straordinaria scoperta a Pompei: emerse statuine simili ai pastori


Il Parco Archeologico di Pompei non smette di stupire e, a pochi giorni dalla Vigilia, regala una nuova sensazionale scoperta che si lega proprio alla tradizione natalizia del presepe: nel corso di un cantiere di scavo, nell’ambiente di una domus confinante con la casa di Leda e il cigno, sono state ritrovate ben 13 statuine in terracotta, molto somiglianti ai nostri pastori.

Scoperta a Pompei: un antico presepe di “pastori”

La tradizione dei presepi risale alla storia più recente, eppure tracce di allestimenti rituali all’interno delle abitazioni si ritrovano già nell’antichità. A confermarlo sono le piccole sculture, ciascuna di circa 15 metri di altezza, ritrovate nel corso di un intervento di scavo tra le meraviglie di Pompei.

Come riportato nell’E-journal degli Scavi, tra le statuine rinvenute è possibile distinguere non solo figure umane ma anche una noce, una mandorla, la testa di un gallo in argilla e una pigna in vetro. Tutte si trovavano in posizione eretta su un piano orizzontale all’interno di un vano dove probabilmente si trovava uno scaffale. Erano custodite in un ambiente, forse l’atrio della casa, con decorazioni affiorate nella parte superiore delle pareti.

I soggetti rappresentati da questi antichi “pastori” sembrano rimandare al mito di Cibele e Attis, connesso al ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra e, dunque, all’equinozio di primavera. Non solo un “antico presepe” ma altri affascinanti reperti sono venuti fuori nel corso dei lavori.

Durante la fase di rimozione delle terre ancora presenti in alcuni ambienti della casa di Leda, al fine di raggiungere il livello del piano pavimentale, è infatti emersa una stanza finemente affrescata dove spiccano 4 tondi con volti femminili di raffinata eleganza.

Lo scavo è finalizzato alla messa insicurezza dei fronti di scavo (perimetro tra strutture già in luce e aree non scavate) e alla salvaguardia e alla conservazione degli apparati decorativi, in vista anche della pubblica fruizione del complesso.

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