Invito a Palazzo 2016 in Campania: i tesori delle Banche visitabili gratuitamente


Il 1 ottobre 2016, come ad ogni primo sabato di ottobre, le banche italiane aprono le loro sedi per l’evento “Invito a Palazzo”, organizzato da Abi, che permette visite gratuite e guidate ad alcune banche delle maggiori città italiane. Per i visitatori sarà possibile vedere le opere d’arte e i capolavori conservati al loro interno.

In Campania sono quattro le sedi che aderiscono all’iniziativa:

Avellino – BPER Banca

Qui sono conservate numerose testimonianze della pittura emiliana tra XIV e XVIII secolo. Il dipinto forse simbolo della collezione è “Sant’Elena fra quattro santi”, attribuito al Correggio. Fra le opere assume però particolare importanza la scuola bolognese, a partire dalle piccole tavole trecentesche di Simone dei Crocefissi. Accanto ai nomi di grandi protagonisti come Annibale e Ludovico Carracci, Guido Reni e Il Guercino, figurano altri artisti di grande importanza come Bodoni, Tiarini, Cavedoni, Desubleo, Pasinelli, Dal Sole, Dilani e Monti, solo per citarne alcuni. Oltre all’area bolognese sono rappresentate anche altre zone artistiche della regione.

Napoli – Galleria d’Italia- Palazzo Zevallos Stigliano

Il Palazzo Zevallos Stigliano sorge nel cuore di Napoli, in via Toledo, ed è oggi sede museale di Intesa Sanpaolo. L’itinerario espositivo vede la presenza illustre del “Martirio di sant’Orsola” di Caravaggio e di oltre 120 opere di ambito napoletano e meridionale, che coprono un arco temporale lunghissimo: dall’inizio del ‘600 all’inizio del ‘900.

Napoli – Palazzo Ricca

Si trova in via dei Tribunali ed è la sede della Fondazione Banco di Napoli e del suo Archivio Storico. L’edificio consta di quattro piani, con circa 330 stanze che raccolgono le scritture patrimoniali ed apodissarie dei banchi pubblici napoletani.

Torre del Greco (Napoli) – Palazzo Vallelonga

Palazzo Vallelonga, di don Lelio Castiglione Morelli Marchese di Vallelonga , è una Villa Vesuviana dell’inizio del ‘700. La Banca di Credito Popolare acquistò nel 1982 ciò che restava del Palazzo Vallelonga, realizzandone il restauro e la ricostruzione. Il progetto di restauro ha seguito programma di conservazione: il restauro ha rispettato gli impalcati preesistenti, lo schema planimetrico delle strutture murarie portanti, consolidando quelle presenti e ricostruendo quelle crollate, nel rispetto dei volumi (interni ed esterni) che caratterizzano l’edificio.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI