Al Museo di Lauro i 90 anni della spedizione al Polo Nord di Umberto Nobile

Castello Lancellotti


Il 15 aprile 1928 il dirigibile “Italia” lasciava l’aeroporto di Milano Baggio per iniziare la seconda spedizione polare di Umberto Nobile, uno dei grandi pionieri delle esplorazioni verso il circolo polare artico. Il novantesimo anniversario di questa impresa sarà celebrato al museo Museo Umberto Nobile Di Lauro, in provincia di Avellino, con tutta una serie di eventi.

Il Colonnello Umberto Nobile era originario di Eboli ma ha sempre vissuto con la famiglia nei pressi del Castello Lancellotti a Lauro, il cognome originario della famiglia era Delle Piane, modificato in Nobile a seguito della decadenza del titolo nobiliare per l’avversità che la famiglia ebbe verso la casata dei Savoia a seguito dell’Unità d’Italia.

Umberto Nobile

Nobile è universalmente noto per le due trasvolate del Polo Nord: quella voluta dalla Norvegia nel 1926 e quella, interamente italiana, del 1928, per le quali progettò e fece costruire i dirigibili Norge e Italia. Purtroppo la spedizione del 1928 sarà ricordata per la tragica scomparsa di diversi membri dell’equipaggio e di alcuni soccorritori, fra i quali il celebre esploratore norvegese Amundsen. A causa del maltempo, quando il dirigibile Italia aveva quasi concluso la sua missione, parte dell’equipaggio fu sbalzato sul ghiaccio in seguito ad una tempesta, il dirigibile con la restante parte dell’equipaggio non fu mai ritrovato; i supestiti restarono intrappolati sul posto per ben sette settimane protetti dalle intemperie da quella che sarà ricordata come la “Tenda Rossa”. La figura di Nobile, fino ad allora uomo di punta dell’eccellenza italiana nel mondo tanto cara al Fascismo, fu ridimensionata soprattutto per la rivalità con gli alti vertici del regime ( si dice che fosse inviso ad Italo Balbo che considerava i dirigibili obsoleti). In un successivo processo postbellico Nobile ottenne tutte le sue rivendicazioni; gli fu conferito il grado di Generale ma comunque decise di oltrepassare i confini nazionali per continuare le sue ricerche, dapprima in Russia e poi in America, dove ottenne tanti riconoscimenti.

Rientrò in Italia nel 1943 e, eletto come membro dell’Assemblea Costituente, fu fra i promotori della modifica dell’articolo 9 della Costituzione per la parte relativa alla promozione della ricerca tecnica e scientifica da parte della Repubblica, chiusa la parentesi politica si dedicò all’insegnamento come docente della “Federico II”. IL Museo a lui dedicato in quel di Lauro per celebrare i 90 anni della seconda spedizione al Polo Nord ha pianificato i seguenti eventi: : Mostra della Radio Ondina 33 il 16 e 17 Maggio; installazione di un Ponte Radio il 3 Giugno, giorno di ricezione dell’SOS di Biagi, a cura dell’Associazione Radioamatori di Palma Campania; infine il Convegno celebrativo il 3 Settembre.


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