Quando il casco salva la vita in motorino


Organizzato dal dottore Michele Carandente, neurochirurgo del Cardarelli, una selezione di cento temi scritti dagli allievi  dell’Istituto Darmon di Marano, i quali faranno parte del progetto organizzato dal dottore Carandente, intitolato:

L’evento si svolgerà martedì presso l’Hotel Alabardieri, previsti numerosi partecipanti tra cui Alfredo Cigliano, consigliere della Società Italiana di Neurochirurgia, Antonio Coppola, presidente Aci Napoli, Maria De Cristofaro, direttore Anestesia Cardarelli, Alfonso De Nicola, responsabile staff sanitario Calcio Napoli, Giuseppe Galano, direttore della centrale 118, Fiorella Palladino, direttore pronto soccorso Cardarelli, Michele Schiano Visconti, presidente della V commissione sanità. Presiede Pasquale Caiazzo, direttore della Neurochirurgia del Cardarelli.”

Inoltre, negli oltre cento temi degli allievi dell’Istituto Darmon, una studentessa di nome Claudia Orecchio della classe terza D, ha raccontato un avvenimento drammatico che ha visto morire due ragazzi di nome Marco e Giulia durante un pomeriggio d’estate in quanto  avevano il capo scoperto.

Dato molto importante è che i colpi alla testa, sono la principale causa di morte, nonchè di disabilità tra i veicoli a due ruote, per non parlare dei costi sanitari affinchè possa esserci una riabilitazione completa. Pertanto, indossare il casco, sembra ridurre gli infortuni alla testa, altresì legati agli incidenti su moto o in bicicletta. E’ stato oltretutto dimostrato, che indossare il casco può ridurre il rischio di mortalità circa del 70 % , mentre la probabilità di morire è di circa 40%.


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