Napoli, c’è la Notte della Tammorra: 2 giorni di musica e balli in piazza, ingresso gratis


Venerdì 1 e sabato 2 settembre 2023 torna a Napoli La Notte della Tamorra con la sua XXI edizione con un grande spettacolo di musica e cultura popolare che si svolgerà ancora una volta nella centrale piazza Mercato.

Torna La notte della Tamorra a Napoli: 2 giorni di musica e balli

La Notte della Tamorra anche per questa edizione, dopo le magiche serate consumate tra piazza del Plebiscito e la Rotonda Diaz, torna in piazza Mercato, luogo in cui la festa si è affermata fino a diventare uno dei più grandi eventi di musica popolare d’Italia.

Il Festival, ideato dal compositore napoletano Carlo Faiello e a cura de Il Canto di Virgilio, ha l’obiettivo di promuovere una rassegna dedicata alla tutela del patrimonio immateriale e alla difesa della cultura popolare offrendo al pubblico appuntamenti ricchi di musica, danza e canto.

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La grande festa popolare porta in scena tarantelle e moresche, tammurriate e pizziche tarantate, saltarelli e canti a distesa, dando spazio anche alle inedite forme sonore di giovani musicisti che offrono nuovi spunti per la musica contemporanea. Il tutto servendosi di strumenti acustici andati in disuso e che tornano prepotentemente alla ribalta come zampogne, chitarre battenti, ciaramelle, nacchere e naturalmente tammorre.

L’evento è promosso dal Comune di Napoli e finanziato dalla Città Metropolitana di Napoli nell’ambito della rassegna NapoliFonika. A breve sarà reso noto il programma completo delle esibizioni e degli artisti presenti. La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

Cos’è la Tammorra

La tammorra è lo strumento principale della tradizione campana. Accompagnava il duro lavoro dei campi, ma era anche il mezzo per l’approccio amoroso, la conquista della donna e dell’uomo che solo in queste occasioni godevano di una relativa libertà. Le origini della tammurriata si perdono nella notte dei tempi; essa è senza dubbio una delle più sensuali e seducenti forme di ballo ed affonda le sue origini nelle antiche danze greche e, probabilmente, nelle antiche danze delle genti campane, come i Sanniti. Appartiene al gruppo della tarantella dell’Italia meridionale


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