Cori razzisti, il sindaco di Bergamo: “Chiedo scusa da parte mia e dei bergamaschi sani agli amici napoletani”

Foto fb Giorgio Gori


È raro trovare un sindaco che immediatamente dopo il comportamento sbagliato di una parte dei propri cittadini lo ammette pubblicamente e chiede scusa. Ma è quello che è successo ieri sera con il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, che su twitter ha postato le sue personali scuse agli amici napoletani.

CORI RAZZISTI, GORI SI SCUSA CON GLI AMICI NAPOLETANI

Tutto è cominciato con la gara di campionato di ieri vinta dal Napoli per 3 a 1 contro l’Atalanta. Prima e all’uscita dal campo, gli azzurri (in particolar modo il difensore Koulibaly) sono stati vittima di insulti razzisti e di discriminazione territoriale. Ululati e la parola ne… di m…a sono stati gli epiteti che una parte dei tifosi della Dea ha dedicato al senegalese. Un video che ha fatto come sempre il giro del web tra indignazione ma purtroppo anche tanti che lo hanno appoggiato, ridendoci su. Per questo è arrivata la ferma condanna del sindaco Gori:

Che vergogna gli insulti razzisti di alcuni tifosi dell’Atalanta oggi allo stadio. I pochi che hanno urlato non ci rappresentano, ma riescono a farci fare una pessima figura. Le scuse mie e dei bergamaschi sani agli amici del sscnapoli“.

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IL COVID

Bergamo è stata una delle città più colpite dall’emergenza covid, tutti noi infatti ricordiamo ancora le immagini delle file dei carri armati che trasportano bare. In suo aiuto sono corse diverse città del Sud, un gesto che il sindaco non ha dimenticato e che lo aveva spinto nei mesi scorsi a dichiarare:

Bergamo è stata aiutata in tanti modi e tanto da alcune città del Sud, in particolare da Palermo. Tante forme di solidarietà di cui siamo veramente grati e io sinceramente non ho colto pregiudizi nei nostri confronti”.

I napoletani e tutto il Mezzogiorno rispondono sempre con classe e ironia a chi gli offende. Basti pensare che a Napoli un locale aveva offerto cene gratis a chi veniva da Bergamo proprio per ripagarli dopo tanta sofferenza causata dal covid. Solidarietà ripagata con cori razzisti e ululati.


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