Napoli-Juventus: tra assenti e quel brutto vizio degli azzurri, più di 3 punti in palio


Domani alle ore 18 c’è grande attesa per Napoli-Juventus allo stadio Maradona. È tutto pronto, o quasi. Quasi perché alla lista degli indisponibili non ci sono solo gli infortunati, ma si aggiungono anche i sudamericani che rientrano in Italia praticamente a poche ore dal fischio d’inizio.

Ecco che una sfida così importante nonostante sia solo la terza giornata di campionato, diventa una gara a chi riesce a trovare soluzioni con le poche pedine a disposizione. Sarà un problema sia azzurro che bianconero, per motivi diversi. Dybala, Cuadrado, Danilo, Alex Sandro e Bentancur, avendo giocato nella notte tra giovedì e venerdì, dovrebbero essere lasciati a riposo da Allegri. Anche Ospina fa parte del gruppo di sudamericani, ma sarà della gara. Infatti ben 9 club europei hanno pagato un volo privato da Barranquilla a Parigi per permettere ai giocatori di Colombia e Cile di tornare il prima possibile. La più classica delle collette. È il paradosso della Fifa che sanziona se un club non lascia partire i giocatori, ma poi sono i club a doversi preoccupare per farli rientrare, addirittura pagando. In Spagna, non senza problemi con la federazione, Siviglia-Barcellona e Villareal-Alaves sono state rinviate. Forse sarebbe stata la soluzione migliore anche per noi o almeno un posticipo poteva evitare questa corsa.

L’importanza di questo Napoli-Juventus

Napoli-Juventus sarà un partita tanto importante quanto anomala. Se da un lato la Juventus ha il problema dei sudamericani (e Chiesa infortunato), dall’altro il Napoli dovrà fare i conti con gli infortuni. Meret, Lobotka, Demme, Mertens, Zielinski (che almeno dovrebbe essere in panchina). Centrocampo quindi probabilmente inedito quello di Spalletti. Fabián Ruiz, Elmas e il nuovo acquisto Anguissa, che ha svolto il primo allenamento con la squadra soltanto mercoledì. Almeno Osimhen ci sarà, e questa è la migliore notizia che Spalletti potesse avere.

I punti in palio sono di quelli veramente pesanti. Con una vittoria il Napoli andrebbe a +8 dai bianconeri. Un bottino che dopo soltanto tre giornate non era immaginabile nemmeno nei sogni più vivaci dei tifosi azzurri. E così facendo si aprirebbe una piccola crisi in casa Juve, con 1 solo punto conquistato su 9 disponibili. Quindi il Napoli gioca per dare un segnale importante al campionato, che nonostante la perdita di giocatori di grande interesse, ha già qualche squadra che si diverte e fa divertire. Ma non ha ancora un padrone. Battere la Juventus, anche se leggermente malmessa, è sempre una prova di forza.

Qualche tifoso scaramantico ricorderà la fastidiosa abitudine del Napoli: resuscitare squadre in difficoltà. Il brutto vizio di non riuscire a dare il ‘colpo finale’ al momento giusto. È successo in passato e ce lo ricordiamo tutti, ma il futuro è affascinante perché ignoto e ancora da scrivere. Questa volta sarebbe essenziale assestare quel colpo per due ragioni: da una parte un +8 azzurro, dall’altra una Juve già a metà settembre costretta a rincorrere non solo il primo posto, ma addirittura il quarto. Ed è per questo che la partita è rilevante da ambo i lati. La Juventus è quasi costretta a vincere.

Inutile dirlo: da tifosi di calcio avremmo tutti preferito una partita con tutti gli effettivi a disposizione. Ma dopo l’insensato scorso campionato, in cui gli infortuni e le assenze sono stati più decisivi dei giocatori sul terreno di gioco, non ci meravigliamo più di nulla.


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