La grande prova del Napoli a Verona: basta giudizi affrettati

Foto di SSC Napoli


Quella del Napoli non è stata un’estate tranquilla. Le partenze di big come Mertens, Koulibaly, Ospina, Insigne, Ghoulam e forse Fabian, hanno creato un alone di scetticismo attorno alla squadra mai sperimentato durante l’Era De Laurentiis. Un giro sul web è sufficiente per farsene un’idea: poca convinzione sui nuovi acquisti (pur non avendoli mai visti giocare), e gli epiteti all’indirizzo del patron ormai hanno raggiunto livelli di fantasia tolkieniani.

La stampa e la piazza azzurra sono storicamente frettolosi nel giudicare e quest’anno non hanno smentito questa tradizione. Tuttavia sarebbe sbagliato anche pensare che la squadra sia perfetta dopo solo una partita, anche se vinta con convinzione.

Eppure eccoci qui, il giorno dopo Verona-Napoli. Una trasferta tanto temuta dai tifosi azzurri. Una trasferta che la squadra di Spalletti non solo fa sembrare semplice, ma che permette ai nuovi arrivati di mostrare subito le loro qualità. E anche nei momenti in cui il risultato era in bilico, c’era quella sensazione che la netta superiorità di una delle due compagini si sarebbe inevitabilmente tradotta in una vittoria. Senza frenesia, senza pressioni. Solo lasciando che le cose facessero il loro corso.

Se poi i 3 punti arrivano in una bolgia di cori razzisti, il divertimento raddoppia.

Le prove dei nuovi acquisti in Verona-Napoli

Un risultato conseguito coralmente, in un perfetto mix tra nuovi e vecchi. Kvaratskhelia è stato impressionante. Un gol, un assist, tante buone giocate e la sensazione che potesse essere pericoloso sempre. Accarezza il pallone, manda a vuoto gli avversari e smista passaggi chiave. Kim ha mostrato le sue doti fisiche e tecniche, nonostante qualche sbavatura e forse una mezza colpa sul secondo gol dell’Hellas. Ma la prestazione è stata di alto livello.Senza dimenticare i vecchi. Su tutti le prestazioni di Lobotka, sempre più faro della squadra, e Lozano, che sembrava essere tornato ai tempi di Gattuso.Nessun trionfalismo, è stata solo una partita e contro un avversario che sembra tutt’altro che irresistibile. Il calcio d’agosto è sempre fuorviante. Ma se l’eccessivo entusiasmo non ha ragione d’esistere, deve mancare anche la sfiducia a priori in una squadra che si sta ringiovanendo e che ha bisogno di lavorare. Il mercato inoltre non è ancora chiuso e se il Napoli dovesse piazzare un altro paio di colpi importanti, potrebbe davvero dire la sua.

Ora l’unica cosa da fare è non lasciarsi sopraffare dai giudizi negativi al primo passo falso. Ce ne saranno, ma gli isterismi non giovano a nessuno.

Sappiamo per esperienza che il Napoli senza pressioni è una mina vagante. E ai nastri di partenza di quest’anno gli azzurri sono dati dietro, molto dietro. A noi può fare soltanto piacere.


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