Gli 8 stadi dedicati ai personaggi più insoliti, tra questi anche Hitler e il Papa


Cosa hanno in comune Papa Francesco e Adolf Hitler? Semplice. Uno stadio. A entrambi, infatti, è stato intitolato uno stadio, ma non solo a loro. Altri personaggi “insoliti” hanno avuto l’onore di avere uno stadio che porta il proprio nome, come ad esempio: Guus Hiddink, Arnold Schwarzenegger, Giuseppe Meazza e Didier Drogba.
L’ultimo ad essere insignito di tale onorificenza è stato Arsene Wenger, il quale domenica scorsa si è recato in Alsanzia, precisamente a 20 km da Strasburgo ( sua città natale) per inaugurare lo “Stade de Arsene Wenger”, uno stadio con appena 500 posti nel quale gioca l’USL Dippinheim. Il tecnico dei gunners si è detto sorpreso dell’onore conferitogli, soprattutto vista la stagione poco esaltante dell’Arsenal.
Il sito ShortList.com è voluto andare in fondo alla questione, riuscendo a trovare ben otto impianti intitolati a personaggi “insoliti”.

1 – The Guus Hiddink Stadium (Gwangju, Corea del Sud)
Lo stadio in origine fu chiamato “Gwangju World Cup Stadium”, questo impianto da 44.118 posti è stato costruito per la Coppa del Mondo del 2002. Qui si è giocato il memorabile quarto di finale tra i padroni di casa, allenati proprio da Guus Hiddink,e la Spagna, vinto incredibilmente dai primi ai rigori. La Corea del Sud arrivò quarta, e per ricompensare l’olandese per il lavoro svolto, gli fu, per l’appunto, intitolato questo stadio.
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2 – Dwight Yorke Stadium (Bacolet, Tobago)
A pochi chilometri da Scarborough, capitale dell’isola di Tobago, si trova uno stadio dedicato all’attaccante che ha regalato la prima storica qualificazione alla nazionale di Trinidad e Tobago ad un Mondiale.
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3 – Stadio Giuseppe Meazza (Milano, Italia)
Noto anche come San Siro, è lo storico impianto nel quale giocano le due squadre di Milano. Dal 1980 è dedicato a Giuseppe Meazza detto “Peppino“, conosciuto per essere stato uno dei più prolifici attaccanti interisti (242 gol in 365 partite con la maglia nerazzurra), nonché artefice dei successi Mondiali della Nazionale Italiana nel 1934 e nel 1938.
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4 – Arnold Schwarzenegger Stadium/UPC Arena (Graz, Austria)
Schwarzenegger è nato a Graz in Austria e la sua cittadina natale ha pensato bene di dedicargli lo stadio cittadino, visto il successo raggiunto come bodybuilder prima e come attore poi. Però nel 2005 Schwarzy si rifiutò, mentre era governatore della California, di concedere la grazia a Stanley Tookie Williams. A Graz non la presero molto bene e si interrogarono sulla liceità di intitolare uno stadio ad un uomo che mandava a morte le persone. Lo stesso Terminator, però, sciolse ogni dubbio, revocando alla città il diritto di usare il suo nome e così lo stadio venne ribattezzato UPC Arena.
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5 – Adolf Hitler Kampfbahn (Stoccarda, Germania)
Aperto nel 1933 e all’epoca dedicato ad Adolf Hitler, dopo la Seconda Guerra Mondiale cambiò, per ovvi motivi, nome in Century Stadium. Da quel momento è stato soggetto di numerosi restauri anche dal punto di vista del nome, fino al 2008, quando è stato deciso l’attuale titolo di Mercedes-Benz Arena.
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6 – Tofik Bakhramov Stadium (Baku, Azerbaigian)
Probabilmente il suo nome non sarà sconosciuto ai più, ma sicuramente lo sarà per gli inglesi, ai quali l’ex generale, divenuto poi arbitro di calcio fece un grosso favore. Fu infatti lui il famigerato “russian linesman” (a dispetto delle origine azera) che convalidò il gol fantasma più famoso della storia, quello del 30 luglio 1966 a Wembley di Geoff Hurst che contribuì alla vittoria dell’Inghilterra al Mondiale.7 – Stadio Papa Francesco (Buenos Aires, Argentina)
E’ ancora una promessa, ma il San Lorenzo ha già deciso da tempo che il suo nuovo stadio sarà dedicato al tifoso numero uno della squadra: Papa Francesco. Non resta che aspettare che il desiderio si realizzi.8 – Stade Didier Drogba (Levallois, France)
Il Levallois Sporting Club ha deciso di ringraziare Didier Drogba dedicandogli il suo stadio nel 2010Ringraziarlo di aver fatto intascare loro 700.00 euro nel momento in cui l’ivoriano fu venduto al Chelsea, poichè militava proprio nel Levallois fin da quando aveva 15 anni.

 


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