Agostino Spica a Turris Live: “Maniero dipende dalla squadra. Amburgo? È indimenticabile”

Agostino Spica ospite a Turris Live


Durante la tredicesima puntata di Turris Live (il programma di Vesuvio Live dedicato al mondo corallino presentato da Michele Massa e Stefano Esposito e che va in onda ogni lunedì alle ore 20:30 sui canali social), tra gli ospiti della trasmissione c’era anche uno storico attaccante della Turris, Agostino Spica. Il nativo di Avellino è stato decisivo nella sua esperienza corallina segnando 17 reti nel campionato 1986/87 in Serie C2, risultato di rilievo visto che quello era un calcio generalmente povero di reti. Nella storia corallina è ancora negli occhi la famosa tripletta segnata all’Amburgo in un’amichevole al Liguori.

Le parole di Agostino Spica a Turris Live

Con Agostino Spica facciamo un rapido commento sul momento della Turris per iniziare la chiacchierata: “Bisogna unire il gruppo, anche se si sta andando male. Bisogna stare uniti per raggiungere la salvezza come abbiamo fatto noi. La Turris ha una buona squadra e saprà come reagire”.

Maniero dopo il rigore sbagliato in Turris-Audace Cerignola – Foto Salvatore Varo

Sul momento di Maniero: “Sicuramente non ha perso la fiducia, probabilmente di questo momento storto sta risentendo anche lui. Per me al 90% dipende da come sta la squadra, dal gioco, poi l’attaccante deve finalizzare ciò che gli arriva. Probabilmente è solo un periodo no ma come tutta la squadra. Il problema poi si ripercuote sull’attaccante che deve fare il gol per professione, sarebbe bello fare un gol con un’occasione. Ogni attaccante ha bisogno di più palle gol per finalizzarne una”.

Su Avellino-Turris: “Sarà una grande partita, l’Avellino l’ho visto e penso che la Turris debba approfittare di questo momento dell’Avellino. I corallini possono fare risultato”.

I ricordi di Spica, tra la sua Turris e i giovani di quella squadra

L’ex attaccante poi ci racconta di quella famosa stagione chiusa con la salvezza all’ultima giornata: “Sicuramente è stato un anno fantastico, anche se abbiamo raggiunto la salvezza all’ultima giornata, nonostante le tante difficoltà. Avevamo una squadra di giovani con 4/5 adulti con cui siamo riusciti a salvarci. Però quei pochi grandi hanno portato la squadra fino alla fine, però lo ripeto, avevamo un pubblico fantastico, era il nostro dodicesimo uomo in campo. Quando si giocava a Torre era speciale. Poi personalmente stavo bene fisicamente, se stai in stato di grazia come in quella stagione poi il gol arriva facile”.

Turris 1986-1987

Sui giovani presenti in quella squadra: “I giovani erano intelligenti e soprattutto volevano imparare, perché se trovi ragazzi che non ti seguono è normale che diventi difficile anche amalgamare il gruppo. Quell’anno poi molti erano torresi, quindi c’era il doppio della pressione. Poi avevamo bandiere come Strino che appena parlava i ragazzi stavano ad ascoltare. Durante gli allenamenti si ascoltava e si cercava di migliorare”.

La storica tripletta all’Amburgo

Agostino Spica si rese protagonista poi di una storica tripletta in un’amichevole proprio tra Turris ed Amburgo, segnando tre volte in meno di 45 minuti. Ecco le sue parole in merito: “È indimenticabile. Giocai solo quarantacinque minuti perché la domenica avevamo una partita importante, feci i gol nel primo tempo portando la Turris sul 3-0, poi finì 3-4 per loro ma noi nel secondo tempo giocammo con tante seconde linee”.

Agostino Spica con la maglia corallina

Manca un Agostino Spica nella Turris di oggi?: “Beh uno che fa 17/18 gol penso che faccia comodo a tutti, specialmente in questa categoria che sappiamo com’è complicata. Probabilmente manca proprio”.


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