VIDEO/ Perché Mourinho ha tirato il naso a Buruk: le immagini che svelano il retroscena
Apr 03, 2025 - Stefano Esposito
José Mourinho, lo “Special One”, è tornato a far parlare di sé, questa volta non per una vittoria o una strategia geniale, ma per un gesto tanto insolito quanto controverso.
Al termine del quarto di finale di Coppa di Turchia tra Fenerbahçe e Galatasaray, perso dalla sua squadra per 2-1, il tecnico portoghese ha compiuto un’azione che ha lasciato tutti a bocca aperta: ha tirato il naso all’allenatore avversario, Okan Buruk, scatenando un caos generale in campo.
Ma cosa ha spinto Mourinho a un gesto così plateale e apparentemente inspiegabile? Per capirlo, bisogna scavare nel contesto della partita e nei momenti che hanno preceduto l’episodio.
Una rivalità accesissima
Il derby di Istanbul tra Fenerbahçe e Galatasaray non è mai una partita qualunque. È una delle sfide più sentite al mondo, carica di tensione, passione e rivalità storica.
#Fenerbahçe's renowned manager José #Mourinho grasped the nose of #Galatasaray manager #OkanBuruk after he made a comment and a hand gesture! Fenerbahçe were eliminated from the Turkish Cup by their heated rival ??Video courtesy of @koraybaloglu #JoseMourinho #TurkishCup pic.twitter.com/ZcYqfysJ1P
— Turkish Soccer Pundit Ahmet Bob Turgut (@turkishsoccer) April 3, 2025
La posta in palio, un posto in semifinale di Coppa di Turchia, ha reso l’atmosfera ancora più incandescente. ù
Il Galatasaray, guidato da Buruk, ha avuto la meglio grazie a una doppietta di Victor Osimhen, mentre il Fenerbahçe di Mourinho ha visto sfumare la vittoria nonostante un match combattuto.
Nel finale, i tantissimi cartellini hanno testimoniato il clima rovente, ma il vero colpo di scena è arrivato dopo il fischio finale.
Il gesto e la provocazione
Le immagini dell’episodio mostrano Mourinho avvicinarsi a Buruk mentre quest’ultimo, dopo aver salutato l’arbitro, si gira verso di lui.
Secondo quanto emerso da un video successivo, ripreso da un’angolazione diversa, Buruk avrebbe esultato in modo provocatorio davanti al tecnico portoghese, accompagnando il gesto con una frase poco elegante.
Sebbene il contenuto esatto delle parole non sia stato reso pubblico, è evidente che abbia colpito nel segno, mandando Mourinho su tutte le furie. La reazione dello “Special One” è stata immediata: un rapido movimento per pizzicare il naso di Buruk, che si è lasciato cadere a terra in modo plateale, accentuando il contatto.
La rabbia di Mourinho: un mix di frustrazione e adrenalina
Mourinho non è nuovo a gesti eclatanti o a scontri con avversari. La sua carriera è costellata di episodi che ne hanno consolidato l’immagine di personaggio carismatico ma spesso sopra le righe. In questo caso, la sconfitta in un derby così importante, unita alla provocazione di Buruk, sembra aver fatto scattare qualcosa in lui.
Fonti vicine al tecnico parlano di una frustrazione accumulata durante la partita, con Mourinho che avrebbe contestato alcune decisioni arbitrali e il comportamento degli avversari. L’esultanza di Buruk, percepita come un affronto personale, sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Le reazioni e il tentativo di minimizzare
Dopo il gesto, il caos è esploso in campo, con giocatori e staff delle due squadre coinvolti in una rissa sedata solo dall’intervento della polizia in tenuta antisommossa.
Buruk, in conferenza stampa, ha cercato di smorzare i toni: “Mourinho è arrivato da dietro e mi ha pizzicato il naso, non è stato un comportamento di stile. Ma non voglio esagerare, avremmo dovuto stringerci la mano”.
Una dichiarazione che stride con la sua reazione iniziale, ma che forse riflette la volontà di non alimentare ulteriormente la polemica. Dall’altra parte, Mourinho non ha rilasciato commenti ufficiali sull’episodio, lasciando che le immagini parlassero da sole.
Un precedente che pesa
Non è la prima volta che Mourinho si trova al centro di un alterco fisico. Nel 2011, quando allenava il Real Madrid, fu squalificato per due giornate dopo aver messo un dito nell’occhio di Tito Vilanova, allora vice-allenatore del Barcellona.
Anche in quel caso, il gesto nacque da una tensione esasperata, e il portoghese pagò un prezzo salato. Ora, con questo nuovo episodio, si parla di una possibile lunga squalifica, considerando la sua recidività e la risonanza mediatica dell’accaduto.
Conclusione: Mourinho, sempre al confine tra genio e provocazione
Il gesto di Mourinho nei confronti di Buruk è l’ennesima dimostrazione del suo carattere vulcanico, capace di passare in un istante dalla genialità tattica alla perdita di controllo. La provocazione di Buruk ha acceso la miccia, ma la reazione del tecnico del Fenerbahçe è stata sproporzionata e, per molti, evitabile. Resta da vedere quali saranno le conseguenze disciplinari, ma una cosa è certa: José Mourinho, nel bene e nel male, non smette mai di essere il centro della scena. E il mondo del calcio, che lo ami o lo odi, continua a guardarlo con un misto di stupore e fascinazione.