“Alcatraz” Crasson… tra pessime prestazioni e droga


Va ad aggiungersi ai protagonisti della rubrica settimanale forse uno dei più insoliti cursori di fascia mai arrivati a Napoli: Bertrand Crasson. Il giocatore belga classe ’71 arrivò a Napoli acquistato per circa 4 milioni di lire dal “Presidentissimo” Corrado Ferlaino.
Restò all’ombra del Vesuvio per due anni, dal 1996 al 1998, calpestando il prato verde del San Paolo 44 volte, accumulando pochi 6 in pagella, non mettendo a segno neanche un goal e partecipando a quella che è stata la retrocessione del Napoli nel suo ultimo anno di azzurro.

Precedentemente all’esperienza partenopea, Crasson militava nell’Anderlecht, di cui era entrato a far parte nel 1989 lasciando le giovanili. Con il team della capitale belga ha totalizzato 151 presenze e 13 reti. Ed è proprio in Belgio che “Alcatraz” (così lo soprannominò il telecronista tifoso azzurro Auriemma) tornò quando lasciò il club azzurro nel 1998. Aggiunse alle 151 presenze precedenti altre 140 partite e segnò altri 6 goals.

Lasciò l’Anderlecht nel 2003 per trasferirsi a Lier dove restò però solo un anno totalizzando con il Lierse soltanto 28 presenze e non ebbe abbastanza fortuna davanti alla porta. Nel 2004 preferì spostarsi al Brussels dove rimase per una stagione vestendo la maglia della squadra belga 11 volte senza mettere a segno nemmeno una rete.

Ritiratosi nel 2004 dal mondo del calcio giocato, Crasson ha lavorato per la televisione belga come commentatore sportivo. Nel 1991 è stato convocato per la prima volta in Nazionale maggiore: ha collezionato 37 convocazioni, 26 incontri disputati e solo un goal.

Guardando alla sua vita privata ci si può accorgere come anche lui abbia avuto esperienze personali abbastanza movimentate. In particolare ricordiamo l’episodio di fine 2011 quando è stato arrestato in Belgio in preda a droga ed alcool dopo aver tentato di strangolare la moglie. La donna aveva dichiarato che non era la prima volta che si verificava una situazione simile, mentre il calciatore avrebbe risposte che la sua ex stava solo cercando di avvalersi della sua notorietà.

A proposito di alcool e sostanze dopanti, il calciatore belga in un’intervista avrebbe dichiarato che nei suoi due anni a Napoli gli venivano fatte due flebo a settimana: “C’erano molte flebo all’epoca e non si sapeva cosa contenessero” e poi ha aggiunto: “Mi facevano fleboclisi due volte alla settimana. Mi dicevano che erano sali minerali, ma se poi erano altre cose…”. Così Crasson rispondeva alle dichiarazioni dell’ex tennista francese Yannick Noah sul doping nello sport spagnolo, lasciando intendere che in Italia la situazione non sarebbe migliore.

Insomma, questa volta non si può dire che il difensore belga è stato uno che ha lasciato il segno nella memoria dei tifosi per le sue meravigliose giocate, ma possiamo dire che a far parlare di se per questioni extracalcistiche, invece, non abbia mai rinunciato.


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