Video. Turris-Ercolano, la domenica dei presidenti in un calcio che non c’è più


C’era una volta il calcio, oggi non c’è più. Le tradizioni, i sapori e gli odori di una domenica vissuta accanto ai propri colori si sono persi quasi definitivamente. L’epoca delle tv a pagamento, del calcio spezzatino, dei social network, ha spazzato via l’alone di mistero che il gioco del calcio ha trasmesso per anni.

Tempi ormai andati, nei quali ci si svegliava di buon mattino, colazione al sacco e radiolina nell’altra mano. E quando non si era nella possibilità di recarsi allo stadio, l’unico e meraviglioso modo di seguire le sorti della propria squadra era quello di attaccare l’orecchio alla radio e ascoltare quelle voci narranti di “Tutto il calcio minuto per minuto“. Voci in grado di trasmettere gioia e dolore, sofferenza e momenti esaltanti, che divennero familiari proprio come il suono di una mamma quando racconta la favoletta al figlio prima di farlo addormentare. No questo calcio è spartito. Non c’è più.

Ma vogliamo raccontarvi una storia, moderna, che in qualche modo riappacifica questo sport con la magia di un tempo che fu. Turris-Ercolano, porte chiuse per motivi di ordine pubblico: niente tifosi allo stadio, spettacolo negato. E cosa succede? Che i presidenti delle rispettive squadre decidono di non presentarsi all’interno dell’impianto.

Il patron della Turris, Giuseppe Giugliano, rigorosamente abbigliato di sciarpa biancorossa, dopo un fugace giro all’esterno dello stadio per saggiare gli animi, segue il match insieme ai tifosi da una postazione di emergenza. La radiolina non c’è, ma c’è la visione a malapena del terreno di gioco. E così il presidente vive insieme ai suoi tifosi prima la gioia di star portando a casa la vittoria, per poi doversi rammaricare negli ultimi minuti nei quali la squadra ospite con un incredibile colpo di coda riesce a pareggiare.

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Dall’altra sponda, Alfonso Mazzamauro, presidente onorario del club ercolanese, segue la partita in un centro scommesse accanto ai suoi fedelissimi tifosi. Quando l’incontro termina, tutti fuori ad aspettare l’arrivo della squadra. E lì, fuori al parcheggio del Solaro, scoppia la gioia tra abbracci e applausi. Questo è il calcio che ci piace!


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