Calcioscommesse: scarcerato Moxedano Jr, guai in vista per il padre


I destini di Moxedano padre e figlio, sempre indirizzati verso un unico binario, sembrano ora prendere due strade diverse. Tutta colpa dell’inchiesta sul nuovo capitolo del calcioscommesse, che ha investito la Lega Pro e la Serie D. La procura di Catanzaro, alla quale è stata affidata l’inchiesta, nella mattinata di ieri ha infatti disposto la scarcerazione di Raffaele Moxedano, figlio di patron Mario. Molto meno “clemenza” è stata mostrata dal pm proprio nei riguardi di quest’ultimo, per il quale è stata invece richiesta la custodia cautelare.

Il capitano della Neapolis Mugnano – come riportato dall’edizione odierna de IlMattino.it – si è presentato ieri nel tribunale di Napoli davanti al giudice per le indagini preliminari assieme ai suoi due avvocati, Luigi e Saverio Senese. Durante l’udienza per la convalida dell’arresto i due difensori dell’attaccante ex Savoia e Turris hanno richiesto, però, la scarcerazione per insussistenza delle prove a suo carico. Moxedano Jr. è accusato di aver contribuito alle combine delle partite che hanno visto la sua Neapolis Mugnano sfidare la Montalto Frattese e la Puteolana. In pratica il calciatore – pro manibus – avrebbe dato al direttore sportivo della propria squadra, Antonio Ciccarone, il denaro necessario a corrompere calciatori avversari. Ciò si evincerebbe, secondo l’accusa, da alcune intercettazioni telefoniche, che sono state però ritenute non sufficienti per dimostrare la colpevolezza di Raffele Moxedano, tanto che il gip ha deciso di rilasciarlo.

Scelta ben diversa, invece, quella presa nei confronti di Mario Moxedano. Per lui il pubblico ministero ha chiesto la custodia cautelare. Si sospetta, infatti, che l’ex presidente di Savoia e Turris sia tra i principali protagonisti di questo nuovo filone del calcioscommesse. Addirittura Moxedano sarebbe accusato di connivenze con la ‘ndrangheta calabrese, in particolare con il clan Iannuzzo. Il numero uno della Neapolis davanti al gip ha, tuttavia, negato ogni tipo di accusa, affibbiando tutta le responsabilità del caso al direttore sportivo Antonio Ciccarone, dei cui raggiri si dichiarato vittima. In giornata si scoprirà se il giudice accoglierà anche per lui, come fatto per il figlio, la richiesta di scarcerazione ma, vista la posizione piuttosto compromessa, non c’è molto da scommettere che la stessa venga accolta


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