“Raffaello doveva morire”, il neomelodico di Gomorra preso di mira dal nipote del Boss


Era stato già stabilito: Raffaello, il neomelodico arrestato dopo aver sparato in un ristorante di Teverola, doveva morire! Un piano messo a punto in ogni dettaglio che, per pura fatalità, non fu messo a segno. Il cantante finito agli arresti domiciliari ma con il permesso di uscire per sostenere serate e concerti,  tentò di uccidere il nipote del capoclan Andrea Autiero esplodendogli contro vari colpi di arma da fuoco, un gesto ritenuto inammissibile e per il quale era già stata stabilita una vendetta: una lezione che gli sarebbe dovuta costare la vita ma che, grazie all’intervento delle forze dell’ordine, non fu mai realizzata.

Una lite scoppiata per un microfono scippato di mano che sarebbe potuta finire in tragedia. Intanto le indagini della polizia proseguono al fine di mettere luce in un’intricata vicenda fatta di pistole, camorra e vendette.


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