Catania fa fuori Cialdini e Vittorio Emanuele III. Piazza dedicata al genio Majorana


In seguito alla riunione tenutasi presso Palazzo degli Elefanti, ovvero il municipio di Catania, sono state introdotte grosse novità per quanto riguarda la toponomastica dell’area urbana. Hanno partecipato al meeting il sindaco Enzo Bianco ed i consiglieri Sebastiano Anastasi, Giovanni Marletta e Nino Vullo, i quali hanno preso diverse decisioni in merito.

Nello specifico, come riporta il sito Catania.blogsicilia.it, il largo nei pressi di piazza Turi Ferro, che non ha alcun nome, sarà dedicato all’inviata di guerra del TG3, Ilaria Alpi, che fu uccisa in Somalia a soli 33 anni. Un’altra strada senza nome, ovvero quella che collega le stradine di Sebastiano Catania e Galerno, verrà intitolata all’allenatore del Catania, l’ungherse Géza Kertész, impegnato in prima linea nella lotta contro i nazisti, affinché gli ebrei del ghetto di Budapest potessero fuggire al regime. Purtroppo fu ucciso a colpi di fucilate dalla Gestapo. A seguire, piazza Ogninella sarà intitolata ad Emilio Greco, il più importante e famoso disegnatore e scultore del Novecento, dopo Pablo Picasso. Il nome di Via Enrico Cialdini verrà sostituito da quello di Giorgio Ambrosoli, l’avvocato di Milano, assassinato nel 1979, da un sicario inviato da Michele Sindona. Ricordiamo che Cialdini era il luogotenente di Vittorio Emanuele II, il cui nome viene inevitabilmente associato ad terribile evento storico: il massacro di Pontelandolfo e Casalduni. Ancora, un’altra strada, nei pressi dello slargo di Via Ambrosoli, davanti al Centro Direzionale di San Leone, sarà dedicata a Barbara Rizzo, deceduta in seguito alla strage di Pizzolungo, insieme ai due figli.

Ma la più importante novità prima riguarda la famosa piazza Vittorio Emanuele III, la quale sarà dedicata ad Ettore Majorana, uno tra i più importanti fisici italiani, i cui studi si sono incentrati principalmente sulla meccanica quantistica relativistica e sulla fisica nucleare ed applicazioni pratica nella teoria dei neutrini. Originario di Catania, morì in giovane età, a 31 anni, in circostanze ancora misteriose: si ipotizza che si sia suicidato o che che sia stato assassinato.

Un gesto importante, dunque, quello della città etnea, che decide di dare risalto a personaggi importanti per la propria Terra o per tutta l’umanità, scegliendo di obliare Enrico Cialdini, massacratore senza scrupoli cancellato anche dalla toponomastica di Mestre, e Vittorio Emanuele III, che mai si oppose agli orrori del Ventennio Fascista.


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