Finanziamento pubblico ai partiti: la casta si spartisce la somma senza controlli


Molti italiani avevano creduto alle belle parole del finto rottamatore Renzi che prometteva un nuovo corso della politica italiana incapace di risultare credibile agli occhi degli italiani. E da oggi lo sarà ancora di meno: alla Camera è stato approvato quasi all’unanimità – 319 sì contro 88 contrari – un emendamento presentato dai due deputati del Pd con il quale vengono sbloccati 45,5 milioni di euro di finanziamento ai partiti. A rifferirlo è Ilfattoquotidiano.it.

I quattrini non erano stati incassati perché bloccati prima della pausa estiva dagli Uffici di Presidenza di Camera e Senato, impossibilitati a svolgere la normale attività di controllo sui bilanci per carenza di personale. Ma oggi si è assistito ad un colpo di coda della “casta” con il denaro che sarà elargito senza alcun tipo di controllo.

La somma approvata in Aula, necessità dell’approvazione del Senato per il via libera definitivo ma già sono volate le prime parole grosse da parte del Movimento 5 Stelle che da sempre rinuncia a questo tipo di elargizione. I deputati pentastellati, in segno di protesta, hanno sventolato delle finte banconote da 500 euro.

E’ un calcio in bocca a chi lavora ogni giorno, la prova che in questo paese le regole valgono solo per gli altri, non per i partiti”, la pesante accusa di Luigi Di Maio su Ilfattoquotidiano.it


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