Genny Cesarano, centinaia ai funerali. Strappato uno striscione anticamorra


Centinaia di persone questa mattina hanno partecipato ai funerali di Gennaro Cesarano, il 17enne ucciso nel cuore di Napoli il 5 settembre. Tante lacrime, tristezza e rabbia hanno accompagnato l’ultimo saluto al giovane che si è tenuto nella basilica di San Vincenzo alla Sanità con una cerimonia pubblica che è stata ugualmente semplice e composta.

Su uno striscione posto sulla navata della basilica è stato scritto “Genny vive”, su di un altro “Gennaro vive nei nostri cuori che la camorra ha ucciso”. E’ proprio quest’ultimo messaggio anticamorra, il quale sarebbe stato esposto per volere di Giuliana Di Sarno presidente della terza Municipalità di Napoli, è stato strappato da un ragazzo: “Quel ragazzo l’ha preso, me l’ha strappato di mano e l’ha fatto sparire”.

Come pubblicato da Repubblica.it, alla fine della cerimonia padre Alex Zanotelli ha voluto rilasciare qualche dichiarazione riguardante il suddetto episodio che avrebbe immediatamente scatenato qualche polemica: “E’ stato probabilmente un malinteso, perchè il giorno prima avevamo tutti insieme con i ragazzi deciso di esporre solo lo striscione “Genny vive”, per non trasformare la chiesa in una curva da stadio, con troppi striscioni”. Non centrerebbe la parola “camorra”, il ragazzo avrebbe dunque voluto rispettare ciò che si era precedentemente stabilito ma, come sottolineato da Di Sarano “il gesto dello striscione, che va condannato, non va assolutamente ricondotto alla famiglia di Gennaro”.

In chiesa non sono mancati riferimenti ai clan e alla violenza: “Un giovane di 17 anni è stato ucciso. Non è possibile. – ha detto padre Alex Zanotelli – Quanto sangue versato nelle nostre strade in una città dove c’è violenza. Questa è una città spaccata in due una città che non è capace di riconciliarsi, non è questa la città che vogliamo. Vogliamo una città dove non ci siano più oppressione, morte, violenza. Questo è un grido di dolore missionario. Nessuno verrà a salvarci. Dobbiamo dire basta a questo spaccio, a questa camorra, possiamo farcela. In mezzo a noi stanno nascendo anche tante cose belle. Dobbiamo darci da fare perché possiamo vedere un’altra Napoli. [..]”

Numerosi ragazzi che hanno indossato una maglia bianca con la foto di Gennaro Cesarano alla fine del funerale avrebbero lasciato un ultimo messaggio al loro compagno su alcune lanterne cinesi che sono state successivamente liberate nel cielo insieme a tanti palloncini bianchi.


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