Sesso con minorenni alla stazione, li adescavano su Facebook


L’indagine, che mantiene ancora segretezza per quanto riguarda nomi ed indagati, è iniziata quasi per caso: un sedicenne si allontana da casa per quasi 48 ore e i genitori, timorosi che possa essere stato vittima di qualche bullo di zona, contattano immediatamente le forze dell’ordine; queste ultime adoperano, fin da subito, gli strumenti più efficaci: i Social. Con un account fake, iniziano ad entrare in bacheche Facebook virtuali già visitate dal ragazzo e a chiedere amicizia a persone vicine all’adolescente; questi passi telematici servivano ad arrivare, quanto prima, sulle tracce del giovane scomparso, tramite qualche indizio, un eventuale amicizia o collegamento relazionale.

Ma portano a ben altro scenario. Come riporta Il Mattino, i carabinieri si sono imbattuti, infatti, in gruppi facebook, pubblici, che organizzano risse tra bande di teppisti sul lungomare di Pozzuoli e non solo: principalmente, si prendono accordi su incontri sessuali, omo ed etero, occasionalmente. Il punto d’incontro usuale è la stazione centrale di Napoli, presso binari specifici o anche nelle vicinanze della biglietteria e delle toilette. Tuttavia, gli accordi sessuali tra adulti sono abbastanza tollerati in una società digitale come la nostra, in cui si annientano distanze e pudicizia; Ma altre sono state le cause che hanno dato il via ad un indagine approfondita: in questi gruppi si organizzano incontri sessuali con minorenni, prevalentemente di sesso maschile, sotto ricompensa in denaro.

Mossi dal caso, noi siamo andati a scoprire quanto poteva essere semplice entrare in un gruppo facebook di questo tipo e, non appena digitate nella finestra di ricerca parole generiche, come sesso alla stazione, ci siamo imbattuti subito in uno di questi gruppi, supponiamo proprio quello di cui parlano gli investigatori: si tratta di un gruppo pubblico, accessibile a tutti, senza filtri e soprattutto, senza censure esterne o autocensure per quanto riguarda richieste sessuali e linguaggio adoperato. Si chiede in bacheca dove ci si incontra, si risponde che ci si incontra al “binario 9, o alla biglietteria”, o ancora vicino al negozio adidas aperto da poco  “(…) ne passano tanti che vanno in bagno per fare sex, ripeto tu ogni tanto toccati e vedrai che acchiapi subito credimi”.

Si postano foto in slip cercando partner sessuali, pubblicità di sexy shop o serate a tema. Ci sono annunci di escort che si propongono per “la trasgressione più totale” (ma la prostituzione non è illegale in Italia?)

Polizia e Carabinieri hanno, pertanto, dato il via ad una caccia web meticolosa, anche dopo il ritorno a casa del ragazzo scomparso, del quale hanno trovato, inoltre, chat private con uomini adulti.

Attualmente non si possono conoscere gli sviluppi dell’indagine ancora in corso, poiché c’è la riservatezza delle informazioni, ma si suppone non si tratti di un tragitto breve poiché il web è terra sconfinata e i suoi abitanti…creature dai mille volti per quante identità possono acquisire.

Tali dinamiche, è vero, sono sempre esistite, soprattutto presso le migliori stazioni ferroviarie, ma, c’è da dire che con il face to face era meno probabile che un minorenne si imbattesse in certe situazioni, o che ne venisse a conoscenza così facilmente. Il web facilita la nostra vita, la rende migliore sotto molti punti di vista, ma senza il controllo necessario facilita anche il pericolo. Presi dalla velocità, ci dimentichiamo spesso di analizzare l’altra faccia … di ogni cosa.


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