Ricercatori Federico II inventano un’App per diagnosticare il melanoma


I nei possono avere diverse forme e colore. Tra i tanti tipi, esistono quelli “melanocitici” che, classificati a loro volta in nove tipi, sono delle alterazioni cutanee formate da cellule che derivano dai melanociti, ovvero cellule della pelle che producono melanina.

I melanociti possono però trasformarsi in un tumore detto “melanoma”. E’ proprio per questo che si consiglia di controllare nei e macchie della pelle per poter prevenire o curare in tempo la malattia. Colore, forma, dimensione, evoluzione e bordi irregolari dei nei rappresentano i primi segnali di allarme.

E’ proprio per il cancro alla pelle che negli ultimi tempi, grazie alla collaborazione di Gabriella Fabbrocini e Sara Cacciapuoti dell’Università di Napoli Federico II, dei professori Antonio Pietrosanto, Consolatina Liguori e Paolo Sommella dell’Università di Salerno, è nata un’App in grado di rilevare le malattie cutanee.

L’applicazione è semplice da usare e sarà testata da 100 dermatologici. Basta infatti scattare una foto al neo che si vuole analizzare, caricare l’immagine nell’app che in breve tempo saprà valutare la presenza di un eventuale melanoma: “Vogliamo aiutare soprattutto i dermatologi non esperti in dermoscopia – hanno dichiarato i professori – e i risultati ottenuti ci consentono di affermare che il sistema può avvicinare la loro accuratezza diagnostica a quella di un dermatologo esperto”.


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