Scoperta casa d’appuntamenti a Napoli. Era gestita da un vesuviano


Nel pomeriggio di ieri la U.O. Tutela Emergenze Sociali ha tratto in arresto un uomo e posto in sequestro un’immobile adibito a casa d’appuntamenti dove due ragazze ucraine ricevevano ogni giorno decine di clienti.

Gli Agenti, a seguito di numerose segnalazioni che riferivano di un continuo andirivieni di persone da un appartamento in zona Arenaccia, hanno attivato un servizio di appostamento che ha fatto rilevare che  un uomo conduceva nell’immobile, nelle prime ore del mattino, due gemelle  che ricevevano i clienti adescati mediante inserzioni su siti internet specializzati in incontri.

Gli uomini della Polizia Municipale sono entrati nell’appartamento dove sono stati ricevuti dalle due ragazze in abbigliamento succinto che li hanno scambiati per clienti e fatti entrare chiedendo il pagamento anticipato delle prestazioni.

Gli Agenti hanno proceduto all’ispezione della casa dove c’era l’uomo che accompagnava le ragazze ed attendeva la fine della “giornata lavorativa” delle ragazze per impossessarsi dei loro guadagni. Nell’appartamento sono stati rinvenuti completi intimi, scatole di preservativi, sex toys, tre telefoni cellulari con cui le ragazze organizzavano gli appuntamenti con i clienti, tablet e PC con decine di filmati hard ed inoltre è stato accertato che nell’immobile vi era un allaccio abusivo alla rete elettrica con conseguente furto di energia.

Lo sfruttatore, tale M.C. di anni 50 residente nella provincia vesuviana, è stato tratto in arresto per induzione e sfruttamento della prostituzione nonché di furto di energia elettrica ed immesso alla detenzione domiciliare.

Le due ragazze gemelle sono state identificate ed è emerso che una delle due è attualmente collocata, insieme alla figlia minore, in una struttura di accoglienza cittadina per donne in difficoltà mentre l’altra è risultata
priva di permesso di soggiorno, pertanto sono in corso ulteriori accertamenti a loro carico.

L’immobile è stato posto in sequestro penale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e sono scattati gli approfondimenti investigativi per individuare ulteriori responsabilità a carico di eventuali altri soggetti
coinvolti nello sfruttamento delle ragazze.


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