Giovane donna costretta a prostituirsi sul Rettifilo: arrestato grazie ai cittadini


Ha 37 anni ed è di provenienza cubana. Circa tre mesi a Barcellona incontra una giovane spagnola, la quale lo segue in Italia. Ma per la ragazza inizia ciò che, probabilmente, non avrebbe immaginato; il cubano, D. A. la induce a prostituirsi, quotidianamente, all’angolo di una strada di Napoli molto trafficata e di passaggio, Corso Umberto, conosciuto popolarmente come il Rettifilo.

L’attività di prostituzione veniva esercitata negli orari del giorno, corrispondenti all’apertura dei negozi. E proprio dopo le segnalazioni dei commercianti e dei cittadini di zona, che gli uomini della Municipale sono intervenuti. Hanno arrestato l’uomo mentre riscuoteva dalle mani della donna l’incasso ottenuto, cosa che il 37enne faceva giornalmente. Dopo la perquisizione da parte degli agenti della Polizia Municipale (Unità Operativa Tutela Emergenze Sociali), addosso al cubano sono stati rinvenuti i documenti della spagnola 23enne e un pugnale con una lama più lunga di 15 cm.

La ragazza ha spiegato alla Municipale di aver incontrato l’uomo tre mesi prima a Barcellona e di prostituirsi per mantenere entrambi in Italia.

Lo sfruttatore è stato così condotto al carcere di Poggioreale e dovrà rispondere di diversi reati, quali induzione e sfruttamento della prostituzione, possesso di arma e ingresso illegale sul territorio nazionale.

Sono, tuttavia, numerose le ragazze, anche giovanissime, che la sera vengono intercettate su strada dall’Unità Operativa, in diverse zone. Ma, in questo caso è dimostrato che la collaborazione tra cittadini e istituzioni può e deve combattere una piaga sociale che vede tenere vite umane consumarsi, dietro ad interessi senza scrupoli, né umanità.


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