Calcoli sulle pensioni: l’Inps invia agli italiani la busta arancione


Dopo la busta verde, ecco la busta arancione. Gli italiani si trovano di fronte ad una “posta multicolore”, ma è bene distinguere le due cose. Se, infatti, nel caso della busta verde, bisognava stare molto attenti perché a rischio truffa, nel caso di quella arancione la situazione è ben diversa.

Si tratta, infatti, di un’iniziativa dell’Inps, che recapiterà nelle case di 150mila lavoratori altrettante lettere, in cui saranno presenti alcuni dati relativi alle pensioni, tra cui l’età del pensionamento e la simulazione di quanto si prenderà. L’obiettivo è di sensibilizzare all’informazione sia i lavoratori attualmente interessati, sia i giovani, in modo che già da oggi possano guardare in prospettiva. I 150mila lavoratori dovranno diventare, in breve, 7 milioni ai quali sarà recapitata la busta.

Prospettiva che, però, non è per niente rosea. Le simulazioni che si troveranno in queste lettere, infatti, sono di norma più ottimistiche della realtà, perché basate sulla continuità contributiva e su un’ipotesi di crescita annua del Pil e della retribuzione dell’1,5%. Sarà premura di ogni lavoratore, quindi, accertare i propri dati sul sito dell’istituto. Molti, purtroppo, scopriranno che la loro pensione rischia di essere insufficiente. A quel punto, la soluzione sarebbe la previdenza integrativa, ma chi ha uno stipendio basso non può certo permettersela.

Busta verde e busta arancione. C’è differenza, sì, ma nessuna delle due porta buone notizie.


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