Si tratta, infatti, di un’iniziativa dell’Inps, che recapiterà nelle case di 150mila lavoratori altrettante lettere, in cui saranno presenti alcuni dati relativi alle pensioni, tra cui l’età del pensionamento e la simulazione di quanto si prenderà. L’obiettivo è di sensibilizzare all’informazione sia i lavoratori attualmente interessati, sia i giovani, in modo che già da oggi possano guardare in prospettiva. I 150mila lavoratori dovranno diventare, in breve, 7 milioni ai quali sarà recapitata la busta.
Prospettiva che, però, non è per niente rosea. Le simulazioni che si troveranno in queste lettere, infatti, sono di norma più ottimistiche della realtà, perché basate sulla continuità contributiva e su un’ipotesi di crescita annua del Pil e della retribuzione dell’1,5%. Sarà premura di ogni lavoratore, quindi, accertare i propri dati sul sito dell’istituto. Molti, purtroppo, scopriranno che la loro pensione rischia di essere insufficiente. A quel punto, la soluzione sarebbe la previdenza integrativa, ma chi ha uno stipendio basso non può certo permettersela.
Busta verde e busta arancione. C’è differenza, sì, ma nessuna delle due porta buone notizie.