De Magistris sui fatti di Ponticelli: “Siamo stanchi! Inviateci più forze dell’ordine”


Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris si è espresso sull’agguato di camorra a Ponticelli, quartiere della periferia est della città, che ha visto morire il giovane 19enne Ciro Colonna.

Una morte bianca, una vittima della malavita che nulla centrava con il malaffare; “Non vogliamo più contare vittime giovanissime. Basta, siamo stanchi di contare morti così giovani” dichiara de Magistris, dando centralità poi ad una nuova faccia di Napoli, come città del riscatto.

In effetti, il prezzo da pagare è troppo alto e non si ferma alla sottomissione e alle angherie: si arriva a pagare con la vita. Oppure a perdere un figlio nel pieno della sua età, perché probabilmente si è trovato nel posto e nel momento sbagliato.

Il sindaco partenopeo lancia un appello allo Stato oltre che ai giovani: “è arrivato il momento di inviare più risorse umane, più forze dell’ordine, più mezzi perché, sebbene magistratura e forze dell’ordine stiano facendo un lavoro straordinario, non bastano”.

Da una parte i giovani, quindi, con la loro forza e la volontà di cercare il cambiamento e dall’altra lo Stato, con una presenza più massiccia sul territorio, con un impegno maggiore e reale.

De Magistri parla di “stanchezza”. La stanchezza di affrontare morti così giovani, di osservare vite giovani perdersi in un mondo spietato. Tuttavia, molte sono le iniziative comunali volte ad arginare il fenomeno: “abbiamo realizzato una serie di azioni che consentono veramente a tutti i ragazzi di non scegliere la strada del crimine organizzato e anche a chi ha sbagliato di poter avere un’occasione per redimersi e recuperare”.

In ultimo, per parole per la famiglia di Ciro: “l’amministrazione in varie articolazioni sta seguendo anche con contatti con la famiglia del ragazzo e con il territorio perché noi  non lasciamo nessuno solo e tendiamo la mano in modo non strumentale e fuori dai riflettori a chi soffre. Siamo vicino alla famiglia di questo giovanissimo ragazzo che è un ulteriore vittima”.


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