Caffè e tumori, la nostra bevanda è assolta e ci proteggerà. Ecco perché


L’Organizzazione mondiale della sanità dopo aver condannato la carne rossa lavorata, trovando una correlazione tra il cancro al colon retto e il suo consumo, aveva avviato una ricerca anche sul caffè. Negli anni ’90 il caffè era stato valutato come probabile sostanza cancerogena.

I nuovi studi del Iarc, l’agenzia dell’Oms per la ricerca sul cancro “assolvono” in qualche modo il caffè, rientrando nel Gruppo 3 (gruppo che stabilisce la relazione tra causa ed effetto), ovvero non ci sono evidenze di rischio. Ricordiamo che la carne rossa rientra nel Gruppo 1 lo stesso del tabacco. Secondo 20 esperti internazionali non sarebbe cancerogeno, anzi il suo consumo è stato valutato positivamente. In recenti studi scientifici emerge che un consumo medio di 3-4 tazzine al giorno su una popolazione normale, ovvero che non soffre di malattie come la cirrosi, avrebbe addirittura un effetto protettivo nei confronti dei tumori all’utero e al fegato.

Dunque i grandi consumatori di caffè, per alcuni definito come “droga”, non dovrebbero preoccuparsi anzi potrebbero addirittura trarne benefici.


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