Napoli. Nauseante scoperta in un forno: pane cotto fra rifiuti e sporcizia

Foto di repertorio


Napoli – Il pane venduto “in strada”, cioè su banchetti abusivi e non in esercizi appositi, non andrebbe mai comprato. In primo luogo perchè, essendo abusivo, è frutto di una frode ai danni dello Stato, in secondo luogo perchè, prodotto clandestinamente, non è sottoposto ai necessari controlli igienico-sanitari, indispensabili per qualunque alimento che finisce sulle nostre tavole. A confermare queste ovvie, quando inascoltate, considerazioni il blitz che i carabinieri della compagnia Vomero, in collaborazione con i colleghi del Nas, hanno messo in atto in un forno di Napoli, a Marianella.

Secondo quanto riporta InterNapoli.it, il primo illecito rilevato dagli agenti ha riguardato le condizioni contrattuali dei dipendenti: tutti e sette i lavoratori sono stati trovati sprovvisti di qualunque forma di contratto o assistenza previdenziale. Decisamente non a norma anche le condizioni dell’improvvisato panificio, dove regnava la sporcizia e disordine, senza alcuna forma di pulizia e sanificazione degli ambienti da lavoro. In questo stato venivano prodotti oltre 280 kg di pane destinati ad essere venduti sulle strade napoletane.

I pezzi di pane venivano caricati nei cofani delle auto da due 43enni, uno di Marano ed uno di Napoli, che adesso sono responsabili di detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione. Per il titolare, invece, un 42enne napoletano, sono state comminate sanzioni pecuniarie amministrative di oltre 23 mila euro.

Foto di repertorio


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