Sciolti i Comuni di Arzano, Corleone e Tropea per infiltrazioni mafiose


Il Consiglio dei Ministri ha deciso di sciogliere, per infiltrazioni mafiose, i Comuni di Corleone in Sicilia, di Tropea e Bovalino in Calabria e di Arzano in Campania. Per quanto concerne il comune siciliano, una decisione attesa, in quanto già “annunciata” dal Ministro Angelino Alfano lo scorso gennaio. In particolare, le indagini si sono concentrate su un appalto sospetto, relativo alla costruzione di un impianto sportivo. Finì arrestato un dipendente del Comune, Antonio Di Marco. Questi, era custode del campo sportivo, dove si sarebbero svolti alcuni summit mafiosi.

Dalle intercettazioni, è emerso che Di Marco avrebbe potuto fare pressioni al Comune al fine di pilotare i lavori dell’impianto. Inoltre, implicato in questa vicenda anche il fratello del sindaco Lea Savona, Giovanni. Di lui, il capo famiglia di Chiusa Sclafani, Vincenzo Pellitteri, diceva al boss di Palazzo Adriano, Pietro Masaracchia: “Grande amico nostro, solo che lui è allacciato con Mario“. Ovvero Mario Grizzaffi, fedelissimo di Totò Riina. Una svolta clamorosa, se si pensi che la Savona fu insignita del premio intitolato alla memoria di Paolo Borsellino. Fu ascoltata anche dall’Antimafia Regionale: “Rinnegherei il nome che porto e mi dissocerei dalla mia stessa famiglia se mio fratello fosse coinvolto in qualche organizzazione“.


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