Caserta. La storia di Siham, podista travolta dal treno: correva per aiutare la sua famiglia


Era abituata a correre e a superare gli avversari, lei, Siham Laraaichi, podista marocchina 36enne, residente a Santa Maria Capua Vetere. Ieri, però, le sue lunghe gambe non hanno potuto nulla contro un ostacolo, il destino, che l’ha battuta sul tempo. E’ morta mentre attraversava i binari, travolta da un treno a due passi dalla casa in cui viveva da sola.

La sua è una storia particolare, fatta di passioni, di sacrifici, di generosità verso i suoi cari. Come riportato da Il Corriere del Mezzogiorno, Siham era una runner amatoriale ma bravissima, iscritta all’associazione «Il Laghetto» di San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli. Tutti la conoscevano, tutti la ammiravano. Vinceva spesso, una gara su due, era l’orgoglio del suo club.

In Marocco aveva lasciato una situazione familiare difficile, e proprio per questo periodicamente mandava soldi alla madre e alle sorelle. Le gare le vinceva anche per loro. Da tre anni era diventata un’atleta conosciuta da tutti nel podismo amatoriale, perché correre la faceva sentire libera e forte, con la vita tra le mani.

Da ieri, sui social, circolano messaggi di cordoglio dei podisti del napoletano e del casertano. Tutti vicini per l’ultima, tragica corsa di Siham.

In queste ore, intanto, è partita una colletta (organizzata dalla comunità musulmana di Casapulla e dalla società podistica Il Laghetto) per raccogliere i fondi necessari al rientro della salma di Siham in Marocco.


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