Napoli, “stesa” a via Toledo: proiettile in casa del figlio di Giuseppe Salvia, ucciso dalla camorra


Non si fermano le “stese” della Camorra. Questa volta, l’ennesimo messaggio intimidatorio della criminalità organizzata è avvenuto stanotte, all’altezza del civico 290 di via Toledo. A riportare la notizia, il Mattino.it. Questa mattina, sono stati ritrovati i bossoli di pistola. Un’altra “stesa” di camorra, in cui giovani criminali, a bordo di scooter, sparano all’impazzata per le strade, colpendo vetrine, abitazioni e spesso anche vittime innocenti.

Nel corso di questa sparatoria, un proiettile è rimasto conficcato nel soffitto dell’abitazione del funzionario del dipartimento di amministrazione penitenziaria Antonino Salvia. Questi, è il figlio di Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale a Napoli, ucciso in un agguato sulla tangenziale di Napoli il 14 aprile del 1981.

Una dimostrazione di forza per intimidire gli avversari e consolidare il controllo del territorio. Episodi del genere ve ne abbiamo raccontati tanti nel corso di questi mesi. Atti di violenza praticamente identici, nonostante si verifichino in zone diverse. Lo scorso anno, a Forcella, un giovane di 27 anni perse la vita proprio durante una “stesa”. Lo scorso aprile, invece, a Soccavo, un’altra sparatoria che terrorizzò i residenti della zona. Questa volta, però, non si è sparato in zone limitrofe. Ma nel cuore della città di Napoli.


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